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“Roma corre in bici”, chi pedala ci guadagna

ROMA – Dopo la sperimentazione durata due mesi e che ha coinvolto circa 1.300 cittadini, l’app per smartphone “Roma corre in bici” è ufficialmente operativa. L’applicazione, realizzata da Roma Servizi per la Mobilità in collaborazione con l’università Roma Tre e Sara Assicurazioni, vuole essere uno strumento ottimale a disposizione degli utilizzatori delle biciclette. “Crediamo fermamente nel matrimonio tra mobilità sostenibile e tecnologia – ha dichiarato Stefano Brinchi, presidente e amministratore delegato di Roma Servizi per la Mobilità – La app che abbiamo realizzato è un ulteriore esempio in questo senso e rappresenta un altro tassello verso la costruzione di una città sempre più a misura di ciclista e di pedone. Ringraziamo Sara Assicurazioni e l’università Roma Tre per il fondamentale supporto che hanno fornito”. L’app permette di monitorare gli spostamenti offrendo anche il calcolo delle calorie bruciate pedalando e delle emissioni di anidride carbonica risparmiate evitando di fare ricorso ai veicoli motorizzati.

Inoltre Roma corre in bici permetterà di “premiare” gli utenti in base alla distanza percorsa in sella tramite un accumulo di crediti direttamente proporzionale ai chilometri pedalati, che potranno poi essere spesi  dopo essere stati tramutati in sconti nei vari negozi aderenti all’iniziativa. I dipendenti delle aziende che hanno sottoscritto l’accordo con Roma Servizi per la Mobilità possono invece ricevere benefit sotto forma di welfare (le imprese, attraverso i rispettivi mobility manager, e i negozi, possono aderire scrivendo a mobility-manager@romamobilita.it). “Siamo al fianco di Roma Servizi per la mobilità e RomaTre per sottolineare l’importanza della tutela assicurativa dei giovani utenti della strada – ha aggiunto Alberto Tosti, direttore generale di Sara Assicurazioni – Le nuove esigenze della mobilità hanno portato a una riscoperta della bicicletta e il nostro impegno è tutelare le esigenze di sicurezza di queste nuove forme di mobilità”. (maurilio rigo)

Fonte www.repubblica.it

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