ROMA – Senza traffico e ingorghi gli automobilisti corrono di più producendo più rumore che impatta sulla fauna selvatica che vive nelle riserve intorno alle grandi città, come, per esempio a Boston. L’ecologista della Boston University Richard Primack e Carina Terry, una studentessa universitaria che lavora nel laboratorio di ricerca di Primack, si sono avventurati nei parchi dell’area di Boston, iPhone alla mano, per registrare i suoni ambientali per vedere come i livelli sonori erano cambiati rispetto ai tempi pre-pandemici, quando c’erano c’erano più persone in giro, lavori in corso e auto in strada. Primack, un professore di biologia del BU College of Arts & Sciences, ha studiato l’inquinamento acustico per oltre quattro anni e ha formato oltre un centinaio di studenti e ambientalisti cittadini per raccogliere campioni di rumore nei santuari della natura in tutto il Massachusetts.
Il team ha concentrato il proprio studio su tre località dello stato: Hammond Pond Reservation a Newton, Hall’s Pond Sanctuary a Brookline e Blue Hills Reservation – di gran lunga la più grande delle tre – che copre parti di Milton, Quincy, Braintree, Canton, Randolph e Dedham. Hanno raccolto campioni di rumore da tutti e tre i parchi utilizzando un’app di rilevamento del suono specializzata su iPhone, chiamata SPLnFFT.
Quindi, facendo riferimento all’enorme libreria di dati sonori raccolti in precedenza dal laboratorio Primack, gli autori dello studio hanno confrontato i livelli sonori raccolti nei mesi durante la pandemia con le misurazioni raccolte prima dell’inizio della pandemia. Il documento risultante è stato recentemente pubblicato sulla rivista Biological Conservation.
I ricercatori hanno scoperto che Hammond Pond Reservation e Hall’s Pond Sanctuary, entrambi situati in aree residenziali suburbane, avevano livelli di rumore più bassi. Ma alla Blue Hills Reservation, hanno scoperto il contrario: i livelli sonori sono aumentati notevolmente in tutte le aree del parco “il che – afferma Terry – è stato molto sorprendente”. Blue Hills è una destinazione popolare per le escursioni locali ed è intersecata da numerose autostrade e strade principali. Anche se oggigiorno ci sono meno auto sulle strade, i ricercatori affermano che le loro registrazioni sonore indicano che le auto si muovono molto più velocemente, generando più rumore. Questa scoperta è in linea con una tendenza che è stata osservata a livello nazionale: la pandemia ha visto gli ingorghi sostituiti con un aumento delle segnalazioni di guidatori spericolati che accelerano su strade aperte. “Prima della pandemia, il traffico era relativamente lento sulla I-93 perchè era molto congestionato”, dice Primack, l’autore senior dello studio. Ora, il rumore delle auto più veloci “penetra nell’intero parco”, dice, arrivando a misurare circa cinque decibel più rumorosi, anche all’interno del parco, rispetto ai tempi pre-pandemici.
Fonte www.repubblica.it