ROMA – Ci sono sette tipici errori, che è meglio non fare quando si guida un’auto elettrica. Si tratta di comportamenti che aumentano i costi, fanno sprecare tempo e abbassano la soddisfazione complessiva di utilizzo.
Errore 1 – Ricarica fuori casa
Un errore molto diffuso, specialmente nel primo periodo in cui si guida un’auto elettrica, riguarda l’utilizzo delle colonnine pubbliche. Chi può, è bene che ricarichi a casa, dove il costo del chilowattora oltre ad essere noto – visto che dipende dalle proprie condizioni di fornitura – è genericamente più basso rispetto a quello in colonnina. Chi non ha un punto di ricarica domestico, deve usare bene l’applicazione su smartphone che gli indica le infrastrutture, evitando accuratamente le colonnine non incluse nel proprio contratto. Quando ci si allaccia a una presa non convenzionata, il costo del kWh riserva spesso brutte sorprese.
Errore 2 – Ricarica ultraveloce
Un altro errore, che può portare a sprechi economici rilevanti, riguarda l’utilizzo superfluo delle infrastrutture per la ricarica veloce e ultraveloce. Sono molto comode per abbreviare i tempi di attesa soprattutto in viaggio, infatti, ma anche decisamente più care. Una ricarica completa in una colonnina ad altissima potenza, per la quale non si abbiano agevolazioni in abbonamento, arriva a rendere l’auto elettrica addirittura più costosa, su base chilometrica, dell’auto tradizionale. Se non si ha fretta e non si ha l’abbonamento, meglio non utilizzarle.
Errore 3 – Batteria a terra
La smania di guida a zero emissioni è causa molte volte di un ulteriore errore, quello di arrivare troppo in basso con il livello di carica delle batterie prima di decidersi a ricaricare. Quando si hanno pochi chilometri di autonomia residua, la scelta non è più possibile e ci si deve accontentare del primo punto di carica che si riesce a raggiungere, spesso troppo costoso o troppo lento. Inoltre, il tempo necessario a riportare il livello di una batteria da 50 kWh a metà della sua capacità, nelle colonnine più diffuse richiede oltre due ore se si parte quasi da zero.
Errore 4 – Ricarica completa
Ricaricare oltre l’80% della capacità delle batterie è quasi sempre uno spreco di tempo. L’ultima parte della ricarica, infatti, è decisamente più lenta delle precedenti frazioni. Se il 70-80% è più che sufficiente per gli spostamenti in programma, risulta completamente inutile andare più in là nella ricarica. La sera a casa, con tutta la notte davanti, la batteria potrà tornare al 100% senza obbligare il conducente ad attese inutili.
Errore 5 – Accelerazione eccessiva
L’auto elettrica nello scatto da fermo è estremamente veloce, questo nelle partenze al semaforo porta troppe volte ad accelerare al di là del necessario. Con conseguente frenata al rallentamento di traffico successivo, che soprattutto in città è molto ravvicinato. Nulla di più sbagliato. L’accelerazione eccessiva causa un maggiore consumo e conduce a spreco di energia, spreco di denaro e successiva usura dei freni, che invece proprio grazie alla frenata rigenerativa (eseguita facendo funzionare i motori elettrici di trazione da generatori) può essere veramente minima nelle auto elettriche.
Errore 6 – Frenata brusca
Se si frena bruscamente, il veicolo deve privilegiare l’utilizzo dei freni rispetto a quello dei motori utilizzati come generatori e la quota di energia recuperabile diminuisce sensibilmente. Inoltre, l’auto fornisce a un contributo indesiderato all’inquinamento da polveri sottili, emesse in quantità maggiore da freni e pneumatici e sollevate da terra quando si rallenta repentinamente. La frenata rappresenta un momento chiave nella guida di un’auto elettrica. La possibilità di generare elettricità per ricaricare le batterie in decelerazione, grazie al funzionamento invertito dei motori, è una delle caratteristiche più interessanti dell’elettrificazione.
Errore 7 – Velocità elevata
Soprattutto nei viaggi, l’errore più frequente a bordo di un veicolo mosso da motori elettrici è rappresentato dalla guida a velocità troppo elevata. Se le auto con a benzina e diesel consumano di più all’aumentare della velocità, per le elettriche l’incremento diventa addirittura esagerato. Il viaggio a velocità eccessive nella prima parte del percorso rappresenta l’errore più classico del neofita della batteria, che si ritrova poi a dover procedere lentamente in autostrada cercando di arrivare sulle sue ruote al punto di ricarica. Per avere un riferimento semplice da tenere a mente, si pensi che l’auto elettrica non deve superare i limiti di velocità per garantire l’autonomia promessa. Con un doppio vantaggio: oltre che all’auto, questo farà bene di sicuro anche alla sicurezza.
Fonte www.repubblica.it