ROMA – Si chiama “Sound Analyzer” ed è una nuova app che Skoda sta sperimentando per identificare rapidamente e con precisione la necessità di eventuali interventi di assistenza. Il programma usa l’intelligenza artificiale e registra i rumori prodotti dall’auto mentre è in funzione confrontandoli con i modelli sonori memorizzati. Se i rumori non coincidono, l’app utilizza un algoritmo per determinare cosa sono e come possono essere risolti. “Sound Analyzer è un ottimo esempio delle nuove opportunità che la digitalizzazione di Škoda può creare, anche in termini di post vendita”, spiega Stanislav Peka?, Head of After Sales di Škoda. “Continueremo a utilizzare costantemente le tecnologie di intelligenza artificiale per offrire ai nostri clienti un servizio ancora più personalizzato, migliorando ulteriormente l’esperienza del cliente “. Sebbene il programma sia molto complesso, il funzionamento dell’app “Sound Analyzer” è intuitivo: i suoni emessi mentre l’auto è in movimento possono essere registrati tramite uno smartphone. Il software è già in grado di riconoscere dieci schemi, con una precisione di oltre il 90%, inclusi componenti come il sistema di sterzo, il compressore del climatizzatore e le frizioni nel cambio a innesto diretto (DSG). L’app è configurata anche per riconoscere ulteriori schemi sonori: prima converte il file audio in uno spettrogramma che rappresenta visivamente i segnali acustici. A quel punto, utilizzando l’intelligenza artificiale, questa rappresentazione viene confrontata con le registrazioni archiviate per identificare i vari problemi e, quindi, si passa alla classificazione delle riparazioni.
“In Škoda cerchiamo costantemente di digitalizzare in modo completo processi, prodotti e servizi per i nostri clienti lungo l’intera catena del valore”, conclude Klaus Blüm, capo di Škoda IT. “Per essere in grado di riconoscere tempestivamente il potenziale delle innovazioni, svilupparle rapidamente e utilizzarle in modo intelligente, ci stiamo continuamente coordinando con i dipartimenti specializzati per implementare insieme nuovi progetti di digitalizzazione “.
Fonte www.repubblica.it