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Toyota e la mission del futuro: “Mobilità per tutti”

ROMA –  “Start your impossible” potrebbe suonare come una sfida impegnativa. Peraltro risale anche a prima del Covid, ma resta attualissimo anche oggi, alla vigilia dei Giochi. Per Toyota vuole essere un incentivo, e la casa giapponese è ormai prontissima per le imminenti Olimpiadi di Tokyo. La consegna del tricolore, ieri a Roma, è stata un’occasione – per Toyota che è partner del Coni e del Cip, il comitato paralimpico – di ricordare cosa ci aspetta e a cosa dobbiamo ambire. Ancora ieri Bebe Vio, testimonial del brand, ha ricordato il momento della visita in Giappone dove Toyota è nata, “e dove sono rimasta colpita dal grande attaccamento degli operai”.

Tradizione verso il futuro, temi cari a Luigi Ksawery Lucà, amministratore delegato di Toyota. “Questa è la nostra filosofia, abbiamo valori che vanno verso il futuro, in cerca di una mobilità per tutti, nessuno escluso”. E infatti ai Giochi di Tokyo, sia pure super blindati per via del Covid, vedremo finalmente all’opera l’e-Palette, il minibus elettrico a guida autonoma che porterà gli atleti dal villaggio olimpico ai siti di gara. “L’unico problema è che per via del distanziamento non sappiamo ancora quanti atleti potranno entrare…” ha detto il manager. Ma l’e-Palette è in fondo la naturale eredità, anzi l’evoluzione dell’investimento giapponese iniziato nel ’97, quando vide la luce la prima auto ibrida (la Prius): nessuno avrebbe creduto ai risultati attuali. Ora Toyota è andata oltre da un pezzo, passando all’idrogeno (e il presidente del Coni Malagò ha ringraziato per la berlina ricevuta)., e forse diventerà la nostra quotidianità.

Ecco quindi spiegata meglio lo ‘Start Your Impossibile’, che non è solo uno slogan ma un modo più profondo di vedere la vita, e la conseguente mobilità urbana: “Nel nostro dna, nel nostro essere, c’è un vero e proprio mobility brand che diffonde un concetto di mobilità fatta di vetture, di tecnologia, di innovazione, di intelligenza artificiale e robotica da mettere al servizio di tutte le persone, anche con disabilità, per migliorarne la qualità di vita”.

Il lavoro portato avanti da Toyota, a livello nazionale con Coni e Cip (e la stessa scelta di Toyota team), rappresenta la conferma della comunione di intenti basata su elementi come il miglioramento continuo. Il valore fondamentale per la ‘Ever Better Mobility for all’ (Una mobilità per tutti sempre migliore). Bebe Vio ci ha messo la sua firma, pronta a scommetterci. E Tokyo lo confermerà in diretta mondiale.

Fonte www.repubblica.it

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