ROMA – Un indennizzo traffico per tutti gli automobilisti che rimangono imbottigliati in autostrada a causa dei diversi cantieri aperti. Lo chiede Assoutenti dopo l’ennesimo weekend di passione per gli automobilisti che hanno attraversato le autostrade italiane per raggiungere le località di villeggiatura e le principali località balneari. Dalla A10 in Liguria alla A18 in Sicilia, passando per l’A14 nelle Marche, molteplici sono stati i disagi e i rallentamenti che hanno creato chilometri di code lungo la rete, imprigionando gli automobilisti e provocando ingenti ritardi.
Una situazione che, per Assoutenti, è divenuta oramai insostenibile, e che l’ha spinta a presentare una istanza al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, all’Autorità di regolazione dei trasporti, alle Commissioni Traporti di Camera e Senato e a tutti i partiti politici italiani, affinché si introducano indennizzi automatici in tutti i casi in cui gli automobilisti subiscono ritardi a causa delle code in autostrada. “Chiediamo oggi al Mims e a tutte le istituzioni competenti di studiare un ‘indennizzo traffico, al pari di quanto avviene già da anni con treni e aerei – spiega il presidente Furio Truzzi – Oggi se un treno o un aereo arriva a destinazione con eccessivo ritardo, ai passeggeri spetta un risarcimento in denaro regolato dalle norme nazionali e comunitarie. Non esiste alcun motivo per cui lo stesso meccanismo non debba essere adottato nel settore autostradale, dal momento che gli utenti pagano salati pedaggi per attraversare la rete, subendo spesso ritardi intollerabili che creano un evidente danno morale e materiale”.
Per questo, in vista delle partenze estive degli italiani, Assoutenti ‘’ha chiesto al Mims, all’Autorità dei Trasporti e alle Commissioni parlamentari un incontro urgente per definire la possibilità di introdurre una compensazione pecuniaria anche in favore di quegli utenti che subiscono disagi sulle autostrade italiane, indennizzo che dovrà essere automatico, proporzionato ai ritardi subiti e a carico delle società concessionarie”.
Intanto Assoutenti ricorda agli automobilisti coinvolti nei disagi dell’ultimo weekend la possibilità di aderire alla class action lanciata dall’associazione e finalizzata a far ottenere loro la restituzione delle maggiori somme pagate a causa della mancata riduzione dei pedaggi da parte di Autostrade per l’Italia (Aspi), nonché un indennizzo per il danno subito a causa del “furto” di tempo dovuto alla mala-gestione dei cantieri. Comunque, un cashback per remunerare gli utenti dei ritardi subiti a causa dei cantieri aperti sulle diverse tratte autostradali sembra già nelle intenzioni di Aspi.
A darne notizia era stato qualche tempo fa lo stesso amministratore delegato Roberto Tomasi che aveva sottolineato come, tramite le tecnologie, sarebbe stato possibile gestire, a partire da luglio, i rimborsi correlati a tempi di percorrenza più alti della media e legati alla presenza dei cantieri e che, già nel Piano economico e finanziario (Pef) sarebbero stati inseriti 250 milioni da destinare a tali rimborsi.
Fonte www.repubblica.it