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Una maratona di 20 mila km per la ID.3 Pro S

ROMA – Sempre più elettriche, efficienti e parsimoniose. Le auto a zero emissioni sono oramai una presenza importante del mercato grazie ai vari marchi che si affrettano a sfornare modelli sempre più all’avanguardia. Ma il problema, prestazioni a parte, è sempre quello: come e quando ricaricare quando si è in viaggio? Per rispondere a tale domanda il 28 settembre scorso è partita una maratona attraverso la Germania che sta facendo tappa in circa 650 stazioni di ricarica veloce con potenza superiore a 60 kW. L’obiettivo dichiarato di questo insolito viaggio di 20.000 km è di mettere alla prova allo stesso tempo l’infrastruttura elettrica e un esemplare della Volkswagen ID.3 Pro S. Equipaggiata con una batteria da 77 kWh di capacità netta, che permette fino a 549 km di autonomia nel ciclo WLTP, la ID.3 Pro S è disponibile in Italia nella configurazione al vertice della gamma Tour, al prezzo di listino di 48.900 euro.
La missione è stata affidata al pilota specializzato in raid Reiner Zietlow, accompagnato dal copilota Dominic Bruner. Pur avendo ottenuto tre record mondiali e sette record sulle lunghe distanze, che lo hanno portato a visitare 130 Paesi in tutto il mondo, questa volta Reiner Zietlow sta affrontando un progetto insolito persino per i suoi standard: mettere alla prova al tempo stesso la compatta 100% elettrica, la rete di ricarica ad alta velocità tedesca e il servizio di ricarica Volkswagen We Charge.  I loro progressi possono essere seguiti in tempo reale sul sito www.id3-deutschlandtour.com dove, oltre alla posizione, vengono condivise anche le immagini del viaggio.  L’Istituto di Logistica dei Trasporti dell’Università Tecnica di Dortmund ha calcolato il percorso più efficiente che attraversasse il maggior numero possibile di aree della Germania. Il viaggio è partito dall’hotel più a sud del Pese, vicino Oberstdorf, e terminerà nel parcheggio tedesco più a nord, vicino Listonsylt.
Il 5 novembre Zietlow e Brüner hanno fatto tappa a Bernburg presso l’SOS-Kinderdorf, una casa di accoglienza per bambini, ragazzi e famiglie cui sarà donata una parte dei ricavi pubblicitari della maratona.  Il viaggio terminerà verso l’inizio di dicembre, ma alla luce dei 14.000 km già percorsi è già possibile fare le prime considerazioni. Per esempio, nel corso del tour i due piloti hanno ricaricato la vettura alla potenza massima di 125 kW in gran parte parte delle oltre 350 stazioni di ricarica ad alta velocità utilizzate finora.
“Anche la varietà di fornitori di energia non si sta rivelando un problema grazie a We Charge, il sistema di pagamento Volkswagen che permette di ricaricare in tutta Europa con un’unica tessera, presso le colonnine di diverse aziende energetiche”, spiegano i tecnici del colosso tedesco. “In Italia, la tessera We Charge garantisce l’accesso al 70% della rete di ricarica pubblica, per un totale di circa 10.000 punti, tra cui le stazioni ad alta potenza IONITY”.
Oltre a fare il punto sulla percezione della mobilità elettrica e sullo stato delle infrastrutture, la maratona di 20.000 km al volante della ID.3 Pro S serve anche a capire meglio com’è convivere ogni giorno con un’auto 100% elettrica tanto nelle grandi città, quanto fuori. “Per esempio, è interessante notare che stiamo usando la minore quantità di energia nel traffico cittadino, proprio la condizione in cui le auto a combustione consumano più carburante”, spiega Zietlow, il quale al volante della ID.3 sta registrando un consumo urbano di circa 15 kWh ogni 100 km, che equivalgono a un costo medio di circa 4 euro. Il consumo complessivo, invece, è di poco inferiore ai 20 kWh e include strade di diverso tipo, tra cui anche lunghe tratte autostradali a velocità sostenute. Per esempio, in uno dei trasferimenti più estesi, i due piloti hanno percorso 420 km in un’unica tappa, senza bisogno di fermarsi per ricaricare.  “Riceviamo molti sguardi curiosi e domande quando ci fermiamo per fare rifornimento”, spiega Zietlow. “Si percepisce che la mobilità elettrica è un tema di grande interesse e che c’è molta richiesta d’informazioni”. (f.p.) Fonte www.repubblica.it

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