L’auto privata come mezzo prediletto per raggiungere gli aeroporti: una scelta compiuta dal 51% del campione rappresentativo, con le donne a far maggiormente ricorso alla macchina ( nel 53% dei casi), mentre i maggiori
fruitori del mezzo privato sono i giovani (59%). Il secondo mezzo di trasporto usato è il treno (16%), mentre il terzo è il taxi (11%).
E’ quanto emerso dalla ricerca su ‘Gli italiani, l’aereo, i parcheggi e il digitale condotta da Fondazione Italia digitale e Istituto Piepoli e, in collaborazione con la start up ‘ParkingMyCar’, presentata in occasione di ‘The Next move’, evento celebrato a Roma sui temi della mobilità smart e sostenibile insiemea player del settore ed amministratori locali. L’incontro ha sviscerato il tema del viaggio analizzando il meccanismo sempre più complesso in cui i protagonisti non sono più unicamente la meta e il viaggiatore, ma anche tutti i nuovi attori nel segno del digitale: start up, tour operator, piattaforme di pagamento, strumenti per la mobilità elettrica e smart, travel blogger e agenzie digitali.
Tra i temi portanti il tema del parcheggio, come snodo fondamentale per il trasporto sia in città, sia presso porti o aeroporti.
La ricerca, presentata da Livio Gigliuto direttore di Fondazione Italia digitale e presidente Istituto Piepoli ) sonda i comportamenti dei viaggiatori proprio in rapporto alla fruizione degli scali aeroportuali, dove il tempo medio per
parcheggiare è di 8 minuti, ma si può arrivare sino a 20 minuti ( nel 15% dei casi). Anche in tema di parcheggio inizia a farsi largo la tecnologia: ad utilizzare le app per trovare il parcheggio è il 13% degli italiani- in maniera
trasversale sia i nativi digitali sia gli utenti più maturi – dimostrando ampi spazi di crescita per il digitale applicato a questo segmento.
Tra i temi affrontanti nell’incontro, poi, l’importanza del ruolo delle start up per innovare il settore della mobilità: «Sin dall’inizio – ha detto il CEO di ParkingMyCar Mattia El Aouak – abbiamo scommesso sul digitale come
risposta ad un bisogno evidente, quello di rendere più agevole e programmabile la sosta. Come start up l’inizio non è stato semplice, ma contro le previsioni dei più grandi esperti siamo cresciuti e nel 2024 approderemo in due paesi fuori dell’Italia».
Andrea Mazzoni, Chief Commercial Officer di ParkingMyCar, ha ricordato gli esordi della start up umbra a partire dalla gestione della lunga sosta in porti e aeroporti sino alla creazione «di un ecosistema in grado di dare una
risposta pratica e globale al tema del parcheggio attraverso una unica piattaforma e-commerce. Grazie al digitale, travel e mobilità si incontrano, e nel futuro avremo lo sharing parking che aiuterà anche a limitare il
consumo del suolo».
«La mobilità e il digitale andranno sempre più insieme nelle città del futuroha detto Francesco Di Costanzo, presidente della Fondazione Italia Digitale – e se ne accorgono sempre più le amministrazioni, gli hub come porti e aeroporti e gli automobilisti che possono trarne enormi vantaggi. I tempi e le tecnologie sono maturi per rendere smart la mobilità, inquinare meno e spostarsi in maniera sempre più efficace e pianificata».
All’evento hanno partecipato, raccontando le loro esperienze: Carlo Marino (sindaco di Caserta), Michele Falduto, assessore all’Innovazione Tecnologica Comune di Vibo Valentia, Francesca D’Urbano, Travel Designer & Founder
Onivà; Alfonso Catone, Country Manager Mangopay Italia, Veronica Crocitti, Travel Blogger; Pietro Lombardo di Forward, media company nata da Lastminute.com, Matteo Ribaldi (LINK), Veronica Zucalli, Chief Communications Officer di ParkingMyCar.