ROMA – Il gruppo Volkswagen è in continua evoluzione, già da tempo ha allargato i proprio orizzonti e attualmente sta esaminando il potenziale del settore dei veicoli volanti personali in Cina. La casa di Wolfsburg ha dichiarato che la “mobilità verticale” potrebbe essere il passo successivo nell’ampliamento del business dopo la tecnologia di guida autonoma. “Pertanto stiamo valutando potenziali concept e partner in uno studio di fattibilità per identificare le possibilità di industrializzazione di questo approccio”, hanno sottolineato al quartier generale. D’altronde quello cinese rappresenta il più grande mercato automobilistico del mondo ed è anche il singolo più grande cliente di Volkswagen. La decisione del Gruppo tedesco arriva in un momento in cui la casa automobilistica sta facendo grandi passi verso le auto elettriche, tant’è che nel 2020 ha consegnato più di tre volte il volume dei veicoli elettrici a batteria rispetto al 2019, mentre le consegne di ibride plug-in sono aumentate del 175% a 190.500 unità. Ovviamente però la “mobilità verticale” presenta molte più difficoltà rispetto a quella elettrica, comprese le dinamiche di sicurezza e affidabilità. I veicoli volanti dovrebbero operare in spazi aerei già affollati, affiancando droni e aeroplani tradizionali, e avrebbero bisogno di un quadro normativo ad hoc, che potrebbe richiedere diversi anni per la sua messa a punto.
La mobilità si sta trasformando rapidamente, le auto sono sempre più digitali e connesse, e Volkswagen sta diventando sempre più una società di software. L’obiettivo per il Gruppo tedesco è sviluppare internamente la gran parte dei software presenti nei propri veicoli. Attualmente il contributo che viene dall’interno non supera il 10%, ma entro il 2025 arriverà al 60% grazie a una presenza sempre maggiore di specialisti altamente qualificati. Una parte di questi arriverà da 42 Wolfsburg, la seconda scuola di programmazione attivata proprio da Volkswagen. Per preparare la strada verso un futuro sempre più connesso quindi, il Gruppo raddoppierà i propri investimenti nella digitalizzazione nei prossimi cinque anni, per un totale di 27 miliardi di euro, destinati alla divisione Car.Software e allo sviluppo dell’intelligenza artificiale e della guida autonoma. Da segnalare infine il rafforzamento della partnership tra Volkswagen e il colosso americano Microsoft per sviluppare software di guida autonoma e connessa, ampliando la loro collaborazione nel cloud computing lanciata nel 2018. Attraverso questa partnership Volkswagen mira con decisione a uno “sviluppo più rapido di servizi di mobilità sicuri e confortevoli”, come sottolineato da Dirk Hilgenberg, capo della nuova società di software del Gruppo automobilistico. (m.r.)
Fonte www.repubblica.it