VERONA – Poche parole, anzi nessuna. Solo luci, che attraverso vari colori comunicano con chi sta al volante. Un’idea tanto semplice quanto geniale che Volkswagen ha già messo in pratica a bordo della ID.3 e ID.4 e che, immancabilmente, non poteva che chiamarsi ID.Light. Tutto avviene grazie a una fascia di 54 LED multicolore posizionata alla base del parabrezza, proprio davanti agli occhi del guidatore ma visibile anche da fuori.
Facciamo un esempio: un’animazione di colore bianco e blu serve per segnalare che l’auto è pronta per l’uso. Funzione utile, visto che il motore elettrico non vibra e non fa rumore. Ancora: una linea blu animata scorre nella direzione di svolta indicata dal navigatore. “Quando si ascolta un messaggio della navigazione, è necessario trasferire mentalmente l’informazione per convertire l’indicazione verbale nella giusta direzione da prendere”, spiega Stefan Franke, uno degli sviluppatori della ID. Light. “È stato quindi importante trovare un nuovo modo di comunicare in modo intuitivo con il guidatore, per ridurre al minimo il rischio di distrazione”.
Le telefonate in entrata sono invece annunciate da un leggero lampeggio verde al centro della plancia, mentre in caso di frenata di emergenza, la ID. Light emette un segnale rosso brillante. Quando l’auto infine è collegata a una stazione di ricarica, una barra di stato offre al proprietario una chiara indicazione dello stato di carica della batteria, ben visibile anche dall’esterno.
“L’impressione non è quella di stare parlando con una macchina, ma piuttosto che la vettura ti stia assistendo e accompagnando in tutte le situazioni e che si stia occupando di te”, aggiunge Sascha Ziebart, Project Manager del colosso tedesco. Va sottolineato infatti che il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo ha dedicato molte ore a queste funzioni, per rendere il sistema al contempo semplice e intelligente. La ID. Light ad esempio non comunica mai due messaggi insieme, ma solo l’informazione più importante in un dato momento. “Volevamo creare un nuovo tipo di comunicazione tra vettura e persone”, conclude Mathias Kuhn, Responsabile Interfaccia utente di Volkswagen. “Era quindi importante creare una forma di interazione minimalista ma speciale, che fosse facile da comprendere e interattiva”.
Fonte www.repubblica.it