(LNews – Milano, 02 feb) “Ho visto solo oggi, online, l’esibizione di Achille Lauro a Sanremo di ieri sera e non ho potuto fare altro che pensare che, fortunatamente, la stragrande maggioranza dei giovani che vedo tutti i giorni è lontana da un simile modo di esprimersi e di pensare. Il Festival è da sempre una kermesse in cui anche i giovani sono e devono essere protagonisti, ma quella del rapper veronese non è stata un’espressione di protagonismo giovanile, ma solo blasfemia gratuita e di pessimo gusto con, inoltre, un concreto rischio di emulazione”. Lo dichiara Stefano Bolognini, assessore regionale lombardo ai Giovani, commentando la controversa esibizione del rapper Achille Lauro al Festival di Sanremo.
![foto Ansa](https://corrierequotidiano.it/wp-content/uploads/2022/02/8364febbe40ad6b6d033dbb0a52164e6-300x212.jpg)
foto fonte ANSA
ALTRI I GIOVANI CHE SONO MODELLO POSITIVO PER I GIOVANI – “Sono convinto che i giovani abbiano cose molto più interessanti da dirci – prosegue l’assessore lombardo – e da mostrarci rispetto alla volgare esibizione di ieri sera e i tanti ragazzi che ho potuto incontrare sul territorio negli ultimi mesi me lo hanno ampiamente confermato. Posso tranquillamente affermare che non sono certo gli ‘Achille Lauro’ i modelli di cui hanno bisogno, bensì giovani coetanei, e ce ne sono a milioni, che realizzano ogni giorno qualcosa di positivo e che si rendono protagonisti, anche nelle piccole cose, con la loro voglia di fare e le loro idee”.
I DOVERI DI ISTITUZIONI E MEDIA – “Ritengo – conclude Bolognini – che le istituzioni e i media abbiano il dovere di incentivare questi sentimenti positivi e di mostrare ciò che realizzano ogni giorno, non certo di dare spazio a esibizionismi offensivi e blasfemi, quale quello andato in onda ieri sera”.
(LNews)