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FABRI FIBRA: Dopo il clamore generato dalla release digitale da domani in radio “IN ITALIA 2024” featuring BABY GANG e EMMA

Quanto contano le parole? Non c’è una risposta giusta ma sicuramente nel caso di “IN ITALIA 2024” la risposta è molto.
Dopo il clamore generato dalla release digitale di “IN ITALIA 2024”, sarà in radio da domani, venerdì 8 marzo, la nuova versione del brano del 2008 (https://epic.lnk.to/initalia2024), una rilettura figlia della necessità di Fabri Fibra di rivedere ed aggiornare la fotografia scattata all’Italia ai tempi della pubblicazione del suo album “Bugiardo”.

Una parte fondamentale del progetto (pubblicato da Epic Records Italy/Sony Music Italia) che vede accanto a Fabri Fibra il 22enne rapper di origine marocchina BABY GANG (che ha completamente riscritto la seconda strofa del brano) e EMMA (chiamata a raccogliere l’eredità lasciata da Gianna Nannini) è sicuramente rappresentata dal video visibile su https://youtu.be/n3CEdEGrTug. 

Com’è l’ITALIA del 2024? A quali immagini ricorre la nostra mente mentre leggiamo le parole della nuova versione del brano, mentre guardiamo ogni giorno il telegiornale?

Cerca di dare risposta a queste domande il video firmato da Cosimo Alemà e prodotto da Borotalco TV, un vero e proprio lungometraggio neorealista che prova a sublimare attraverso l’arte cinematografica la realtà quotidiana del nostro paese, una realtà fatta di fotografie dure ma anche volti che sono qui a costruire l’identità dell’Italia del futuro.

Che cos’è il cinema se non un mezzo per affrontare la realtà che ci si pone d’avanti e cercare di superarla? “IN ITALIA 2024” non può non raccontare i rider in bicicletta che girano nelle nostre grandi città, le guerre a poche ore di viaggio dalle nostre vite abitudinarie e confortevoli, o una generazione pronta a farsi i selfie o muoversi tra il sesso e la morte, ma può e deve guardare al futuro fatto di italiani di seconda generazione come Baby Gang, che braccialetto elettronico alla caviglia, racconta non solo la sua storia ma quella di tanti ragazzi nati IN ITALIA e vittime di situazioni complesse ma che alla violenza stanno cercando di dare un’altra risposta ricordandosi e ricordandoci che “una penna può far più male di un’arma”.

Parlando della rima: “Scendi in strada con gli amici a festeggiare, mani in alto puoi finire come Cucchi” Fibra ha spiegato di aver aspettato tanto per dire quella frase. Dopo averla usata in un paio di provini, dove aveva provato ad affrontare l’argomento ma si era reso conto che stava prendendo la strada sbagliata, Fibra è riuscito ad usare la giusta strategia per sconfiggere la banalità.
Non poteva quindi non esserci nel video anche Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, un caso di cronaca che fa il paio con un’altra citazione del testo “altolà Tortora” che riporta anch’essa ad uno dei più brutti momenti della giustizia italiana.

FABRI FIBRA racconta così la rinascita di questo brano, idea nata dopo il forte impatto che ha avuto la risposta del pubblico su di lui mentre lo ricantava dopo tanti anni sul palco del Marrageddon lo scorso settembre: “IN ITALIA 2024 è la dimostrazione di come una canzone, a distanza di 16 anni dalla sua pubblicazione, può avere ancora qualcosa da dire tanto da riuscire a farsi strada da sola e far sentire a tutti la necessità di rinascere in una nuova versione, con nuove voci e nuove rime”.
Parlando dei due nuovi featuring, Fibra ha aggiunto: “Anche in un panorama dove il rap è cambiato, per suoni, flow e contenuti, IN ITALIA ha un suono che funziona ancora oggi e le nuove strofe mie e di Baby Gang raccontano il nostro paese oggi, fotografano un’Italia ancora più complessa. Per chiudere il brano ci voleva qualcuno che potesse ricantare quel ritornello epico ed Emma è stata all’altezza del ruolo”.

Originariamente prodotta da Big Fish, “IN ITALIA” aveva già all’epoca un testo che sottolineava gli aspetti scomodi del Paese, era politicamente scorretta, e dopo l’esibizione del Marrageddon Fibra si è domandato spesso: “Vuoi vedere che questa canzone, visto che nel mondo sta succedendo molto di peggio è diventata innocente”.

Questo il nuovo testo di “IN ITALIA 2024”:
Dove fuggi? In Italia
Pistole e macchine, in Italia
Machiavelli e Foscolo, in Italia
I campioni del mondo sono in Italia

Benvenuto in Italia
Fatti una vacanza al mare in Italia
Meglio non farsi operare in Italia
E non andare all’ospedale in Italia
La bella vita in Italia
Le grandi serate e i gala in Italia
Fai affari con la mala in Italia
Il vicino che ti spara in Italia

Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità

Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità

Dove fuggi? Dall’Italia
Elegante borsa Gucci, dall’Italia
Ferrari e Lamborghini, dall’Italia
è pieno di maghrebini, in Italia
Come? Fascisti e razzisti al comando, in Italia
Ti accendi una canna puoi finire in una gabbia,
prendi una condanna che non vedi più tua mamma,
dal 2024 al 2040
Non è Chicago né Atlanta ma siamo in Italia,
paese dei corrotti e della mafia,
dove i tuoi soldi non sono sicuri in banca
perché da un giorno all’altro possono finire in tasca
Non è Renato Vallanzasca che intasca,
ma qua chi si rapina sta in giacca e cravatta
Lo Stato ci discrimina soltanto per la faccia,
lo sanno che una penna può far più male di un’arma

Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità
Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità

Dove fuggi? C’è una guerra ogni giorno al telegiornale
Se fai soldi in Italia c’hai contro tutti
Scendi in strada con gli amici a festeggiare,
mani in alto puoi finire come Cucchi
Per l’industria c’è una mente militare,
Metal jacket sembra un film di Stanley Kubrik
dimmi ancora quante rime devo fare,
per sentirmi dire sei speciale
Quante rime devo fare per non finire ad un talent,
per non rubare, non spacciare, non sparare
Perdo la fede, è un reato federale
Peggio la rete o finire nelle retate
nelle mani sbagliate, altolà Tortora
una pioggia di lacrime color porpora
Qui brucia la speranza quindi bro, soffoca
Sei nato e morto qua,
nato qua e morto qua

Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità
(ti dirà)
(ti darà)
(ti dirà)
(ti darà)

 

In vent’anni di carriera FABRI FIBRA ha contribuito prima a creare e poi a consolidare la scena rap facendo diventare il rap il genere più importante del panorama musicale italiano degli ultimi anni.
Dal primo vero album Turbe Giovanili del 2002 passando per un disco rivoluzionario come Tradimento (disponibile dal 9 giugno per la prima volta in vinile) fino all’ultimo lavoro CAOS (certificato doppio Platino), FABRI FIBRA ha dimostrato in 20 anni e 10 album (di cui ha curato da direttore artistico ogni aspetto) come tecnica e contenuti possano viaggiare di pari passo facendo diventare il rap il nuovo cantautorato, un genere in grado di conquistare tutte le classifiche e allo stesso tempo di farsi portavoce di una realtà complessa e spesso incompresa.
È disponibile da lunedì 19 febbraio su Netflix “Nuova Scena – Rhythm + Flow Italia”, la competizione rap che vede Fabri Fibra giudice insieme a Geolier e Rose Villain. Lo show è distribuito in contemporanea nei 190 paesi in cui il servizio è disponibile.

 

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