Un brano aggressivo e di tensione che, dal suono di un battito cardiaco emulato dalla batteria, esplode in un tripudio di sintetizzatori e arpeggiatori analogici: è così che potremmo sintetizzare quello che è “Heartbeat”, il nuovo brano di Agostino Isca.
«Nonostante la fascinazione per gli anni ’80, gli artisti che hanno influenzato fortemente la mia formazione, pur non avendo alcuna affinità con il genere di questo progetto, sono stati sicuramente i Pink Floyd con il loro progressive rock, passando per Hans Zimmer e il suo talento indiscusso, fino al capolavoro operistico di Howard Shore che è la colonna sonora de “Il Signore degli anelli”».
In uscita per Aventino Music, mixato da Claudio Scozzafava e masterizzato da Dario Giuffrida, “Heartbeat” è il primo estratto dall’album “2049”, progetto synthwave/retrowave omaggio alla musica elettronica strumentale degli anni ’80, nello specifico alle colonne sonore dei film di fantascienza di quegli anni e che dunque si ispira ad artisti iconici quali Vangelis e John Carpenter, ma anche ad i nuovi esponenti del genere quali Perturbator, Dynatron e, in misura minore, Marvel83’ e Timecop1983.
«Nonostante la mancanza di una educazione formale in ambito musicale (eccetto una breve esperienza in Conservatorio) ed essendo quindi quasi totalmente autodidatta, sono molti i generi e gli stili che ho sperimentato nel corso degli anni, complice anche la passione per l’informatica che ha facilitato l’apprendimento dell’uso dei principali software per comporre musica. Si potrebbe dire che questo brano, e l’album di cui fa parte, siano in un certo senso il punto di arrivo di quanto fatto finora, ma anche auspicabilmente un nuovo inizio, più maturo e consapevole».