L’artista e produttore discografico, marito di Kim Kardashian, ha sborsato 85.000 dollari per l’acquisto della foto del bagno di Whitney Houston con le droghe sparse un po’ ovunque: uno scatto che tanto scalpore fece prima della morte della cantante
La foto appena acquistata da Kanye West ha suscitato scandalo dodici anni orsono perché fu la prima a documentare pubblicamente la dipendenza della cantante Whitney Houston, una delle voci più belle di sempre, dagli stupefacenti. Secondo quanto ha rivelato in un’intervista il rapper statunitense Pusha T., nato nel Bronx ma cresciuto a Norfolk, in Virginia, attualmente sotto contratto con la casa di produzione del marito di Kim Kardashian, Kanye l’avrebbe comprata all’ultimo secondo per farne la copertina del suo album intitolato “Daytona”.
Lo scatto sarebbe stato fortemente voluto da Kanye che lo ritiene una forma d’arte: nel 2006, quando venne pubblicato da tutti i giornali, rappresentò per tutti gli appassionati di musica un pugno nello stomaco perché testimoniò il grado di abisso in cui era caduta una grandissima della musica come Whitney Houston. Si vede la stanza da bagno della cantante: nel lavandino c’è di tutto, dalle cartine al bong per fumare la marijuana, specchietti per la coca, lamette, cucchiai, alcool, cartocci e bustine di droga. E’ uno spaccato di vita reale di una cantante talmente grande da essere stata soprannominata semplicemente “The Voice”, la traccia di un malessere profondo che l’ha portata alla morte prematura.
Ma è anche un monito per tanti cantanti, perché non distruggano la propria voce, la propria esistenza, la propria vita con le droghe. “E’ questo ciò che le persone hanno bisogno di guardare per andare avanti con questa musica”, ha confessato Pusha T. “Per questo, anche se avevamo scelto qualcos’altro, quando Kanye ha detto che voleva a tutti i costi questo scatto io ho detto immediatamente di sì”.
“Daytona” è appena stato lanciato sul mercato. Per parte della critica, che lo ha ascoltato in anteprima, il fatto che la tracklist sia molto corta, solo sette canzoni, è un punto a favore perché si focalizza l’attenzione su ogni brano proposto. E’ come se fossero “i due minuti più importanti” di un’itera partita da giocare. Ogni canzone è come una sfida tra ritmo e versi. Le parole sono affilate come rasoi, i brani hanno una musicalità che entra nella testa e si ricorda dal primo ascolto. Si sente l’anima di Kanye e il suono di Pusha T. Come ha detto lo stesso Kanye West: “Daytona è come un pasto senza zucchero, senza dolci e privo di grassi ma di cui ti godrai ogni singolo boccone”.