La Buona Novella di Fabrizio De Andrè affronta il tema della vita di Gesù fino alla crocefissione partendo da molto lontano: dall’infanzia della madre Maria. Il racconto attraversa i momenti cruciali della cristianità come il concepimento di Cristo per opera di Dio, la sua sofferenza precedente la morte e la crocifissione.
La particolarità dell’opera sta nel fatto che Gesù in realtà non sia uno dei personaggi narranti e non è mai sulla scena, ma la sua presenza è comunque fortissima. Inoltre i protagonisti cedono in parte la loro sacralizzazione a vantaggio di una maggiore umanizzazione. La storia è tratta dai Vangeli apocrifi, in particolare il protovangelo di Giacomo.
L’opera è stata rappresentata più volte negli anni da molti artisti come Claudio Bisio e la PFM, proprio il gruppo musicale, allora in erba, che suonò incantato dalle parole di Faber nel disco del lontano 1970, tanto da ritornare in sala d’incisione, a lavoro finito, a chiedergli perché avesse scritto quelle parole.