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Marco Selvaggio l’approccio all’hang”Quel suono celestiale mi ha rapito”

l'approccio all'hang

Marco Selvaggio & The Gummy Gue - Hangover

 

Uno dei momenti fondamentali nella vita di un individuo è quando emerge il desiderio di scoprire il proprio talento ed e’ stato cosi per  Marco Selvaggio che racconta l’approccio all’hang, un  rarissimo strumento a percussione costruito da pochi artigiani in Svizzera: “Quel suono celestiale mi ha rapito, non so quanto sono rimasto a guardarlo. A volte capita che accadono delle cose belle quando meno te l’aspetti. Un giorno stavo passeggiando per la città e ho sentito un suono meraviglioso che mi ha catturato. Ho cercato da dove provenisse, poi ho trovato un uomo seduto con uno strumento affascinante sopra le gambe che emetteva suoni mai sentiti prima”. 

MARCO SELVAGGIO, poliedrico percussionista, nasce a Catania il 7 ottobre 1983 e sin da piccolo si avvicina al mondo della musica. In costante ricerca creativa, Marco utilizza con maestria molti strumenti percussivi come il KRIN e i TAMBURI BASSI della tradizione musicale africana (KENKENI, SANGBAN, DOUNDUNBÀ) e il DIDJERIDOO della musica tradizionale australiana, con cui sperimenta il suono in tutte le sue sfumature.

In particolare Marco approfondisce lo studio dell’HANG, uno degli strumenti più rari al mondo di origine svizzera, di cui esistono poco più di 10.000 esemplari. L’HANG è uno strumento musicale idiofono composto da due parti convesse di metallo, unite l’una all’altra: lato “DING” e lato “GU”. Il lato DING è composto da 8 zone tonali poste nella parte più esterna del corpo, mentre il lato GU è prevalentemente studiato come cassa risonante.

Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza e l’abilitazione all’avvocatura, Marco inizia a collaborare con le scuole, presentando diversi progetti inter-culturali legati alla musica tradizionale africana e alle percussioni in generale.

Marco Selvaggio inizia a studiare musica tradizionale africana nel 2000 con Alù Djeng, maestro senegalese diplomatosi presso l’Accademia musicale di Dakar. Nel 2004 collabora con alcuni DJ, accompagnando con il djembè, durante le serate in discoteca, la musica house, elettronica e funky. 

I veri talenti  riguardano modi di essere, sentire, pensare, percepire,e’ questo che fa la differenza in un artista.

 

di Sandra Caschetto

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