DISPONIBILE SOLO IN EDICOLA
DALL’8 GENNAIO
Era il 1978 quando Massimo Ranieri pubblicò probabilmente uno dei suoi dischi più particolari: ‘La faccia del mare’ (Odyssea)’. Un vero e proprio concept album mitologico (sarà in edicola da venerdì 8 gennaio) ispirato all’opera di Omero, una vera rivoluzione musicale per l’artista: all’interno 11 brani contenenti suoni epici e altisonanti sostenuti da un’orchestra che ne tratteggiò il sapore pop-rock. 11 pezzi che rappresentano, autobiograficamente, il viaggio di Ranieri-Ulisse che, partendo idealmente dal golfo di Napoli, arriva a New York dove inizia una carriera di successo. Nel mezzo del percorso storie di delusioni e tradimenti.
Un disco immaginifico che prende per mano l’ascoltatore dal primo istante, con ‘Introduzione’ (la prima traccia) tutta strumentale e quasi cinematografica. Ecco poi ‘Il cuore del mare’ che dà il via al viaggio di un Ulisse dichiaratamente egoista e in cerca di libertà che promette un ritorno e chiede un’attesa. Il ritmo cambia decisamente in ‘New York City’ dove Ranieri si esibisce nei panni di un Nessuno appena approdato nella città americana. Segue la title-track del disco: un sirtaki greco rivisitato dove le voci femminili sembrano mimare l’andamento delle onde mentre l’arrivo della voce di Ranieri è avvolta in un sound quasi da disco-music. C’è anche aria di progressive rock in ‘I lotofagi’, mentre è molto delicata ‘Penelope’. Spazio al funky in ‘Il dirottamento’. Particolare ‘Stephanos’ dove in apertura si ascoltano le onde del mare con Ranieri che, da narratore, racconta la storia di un pescatore, accompagnato, come nel teatro greco, da un coro importante. ‘Sole sulla banda’ conduce a ‘Odyssea’, vera e propria sintesi di questa opera in cui il protagonista fa i conti con la propria storia. La conclusione è affidata a un brano strumentale, ‘Finale’, in perfetta corrispondenza cinematografica con l’ouverture.
I brani dell’album furono composti da Michelle Vasseur e Vito Pallavicini, con le musiche di Gianluigi Guarnieri e Victor Bach. “Il disco mi fu proposto da Pallavicini – spiega Ranieri – che vedeva in me una specie di Ulisse, sempre in viaggio, come un uomo del mare, sempre alla ricerca di qualcosa. Nel titolo c’è davvero il senso profondo di questo progetto, che evoca immagini e sensazioni di ambientazione omerica, e quadri narrativi come quello dell’isola, dove ci si sdraia alla fine di un lungo viaggio, dopo avventure e peripezie. Io oggi sono ancora in viaggio, non sono certamente Ulisse, ma ho attraversato nella carriera e nella vita mari che sembrano tavole così come tempeste”.
IL COFANETTO DA COLLEZIONE
L’opera completa prevede l’uscita, di settimana in settimana, dei 16 album più belli di Massimo Ranieri. Ogni disco presente nella collana (nuovo formato digipack) ha contenuti inediti, accompagnati da fotografie dell’epoca e un’intervista esclusiva in cui l’artista racconta la storia e gli aneddoti relativi a ciascuna uscita. Una sorta di ‘opera omnia’, insomma, per conoscere a fondo una delle voci più amate da più generazioni oramai da 50 anni.