Personalità complessa, voce graffiante, carica interpretativa potente. Mia Martini ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana. A 23 anni dalla sua scomparsa ecco il doppio vinile “Il concerto” e la fiction dal titolo “Mimì”
“Odio essere un idolo, che male ho fatto per essere un idolo? Perché non posso essere una persona normale?” Si faceva tali domande Mia Martini, che soltanto questo avrebbe voluto nella sua vita: un po’ di normalità, di tranquillità e semplicità. Ma semplice e banale lei non lo era di certo, con quel carattere complesso e introspettivo, quella voce inconfondibile e graffiante, quella capacità interpretativa che l’hanno fatta diventare una delle artiste più indimenticabili della scena musicale italiana. Sono passati ventitrè anni da quel 12 maggio 1995, quando Domenica Rita Adriana Bertè (questo il vero nome dell’artista, sorella di Loredana Bertè) morì improvvisamente nella sua abitazione a Cardano al Campo, in provincia di Varese. Aveva 47 anni.