Incontri a distanza con gli artisti del Festival Popolare italiano
Sei appuntamenti in diretta sulla pagina Facebook del Teatro Villa Pamphilj, ogni giovedì alle 18.30.
In attesa di poter tornare ad ascoltare la musica dal vivo, Stefano Saletti, direttore artistico del Festival Popolare italiano, dialoga in diretta streaming con alcuni degli artisti che avrebbero dovuto esibirsi nella settima edizione al Teatro Villa Pamphilj: Luigi Cinque, Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Gabriele Coen, Gabriella Aiello, Jamal Ouassini.
Saranno dei dialoghi sulla musica popolare, le influenze dei vari stili, si ascolteranno piccoli brani suonati in diretta, in uno scambio di idee e pensieri che da sempre rappresenta l’anima del Festival.
Sei appuntamenti in diretta sulla pagina Facebook del Teatro Villa Pamphilj ogni giovedì alle 18.30.
Dopo il primo incontro con Luigi Cinque, infaticabile esploratore di mondi musicali e di possibili connessioni sonore, il 30 aprile Saletti dialoga con Lucilla Galeazzi per ripercorre la storia della canzone popolare italiana, il suo rapporto con la società, con i movimenti di lotta e le battaglie operaie e contadine.
“Un insieme di musiche e di storie – spiega Saletti – che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire per non perdere la memoria musicale, vero elemento identificativo di una comunità. Lucilla Galeazzi è una vera e propria “pasionaria” del folk italiano e una delle esponenti di punta del canto tradizionale in tutte le sue forme“.
Il 7 maggio sarà la volta dell’organettista Riccardo Tesi, alfiere italiano della musica popolare e world; il 14 maggio appuntamento con Gabriele Coen, sassofonista che spazia dalla ricerca sulla tradizione ebraica, al jazz alla world music; il 21 maggio Gabriella Aiello farà ascoltare canti della tradizione contadina tramandati oralmente; chiude la rassegna il 28 maggio il virtuoso violinista Jamal Ouassini che da Tangeri parla delle musiche del Maghreb e del rapporto con la tradizione musicale italiana e mediterranea.
Come sottolinea Stefano Saletti: “Sei appuntamenti per testimoniare la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che da sempre caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. E’ la musica dell’incontro, capace di far dialogare anche a distanza tradizioni differenti, ritmi e dialetti distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi.”