Oggi, venerdì 30 aprile, in occasione dell’anniversario della fine della guerra in Vietnam, esce in digitale la reinterpretazione di Ivana Spagna dello storico brano dei Creedence Clearwater Revival, “Have you ever seen the rain” (ascolta qui). La canzone sarà il lato A di un 45 giri in vinile disponibile in pre-order a partire dal 15 maggio. Il lato B sarà “Bridge over troubled water”, brano di Simon & Garfunkel interpretato dal vivo in concerto da Ivana Spagna.
“A volte, nella vita, le cose ti vengono incontro senza che tu le cerchi – racconta Ivana – Un giorno il mio manager, l’Avv. Ugo Cerruti mi manda la canzone “Have you ever seen the rain” con un messaggio “Te la ricordi?”. Certo che me la ricordavo. Era un brano storico dei Creedence Clearwater Revival, mitico gruppo degli anni’70. Riascoltandolo, dopo molto tempo, ho fatto molta più attenzione al testo e mi sono resa conto che, pur essendo “easy listening”, è un brano che parla della guerra in Vietnam e, dopo alcune ricerche, ho scoperto anche che la frase “Have you ever seen the rain coming down on a sunny day” era la descrizione dell’effetto ottico che creava un potente defoliante usato per deforestare le zone di guerra e scovare il “nemico”. L’”agent orange”, così veniva chiamato, era rilasciato dagli aerei e mentre cadeva a terra sembrava una leggera pioggia, una “pioggia” che a distanza di anni, lascia ancora segni devastanti su tanti bambini innocenti. Tanto odio la guerra e tanto amo questa frase di Abraham Lincoln ‘Non esiste un modo onorevole di uccidere né un modo garbato di distruggere. Non c’è niente di buono nella guerra, eccetto la sua fine’”.
Per l’arrangiamento e la realizzazione del brano, avvenuta in pieno lockdown, Ivana è stata affiancata “virtualmente” dal fratello Theo (che ha appena ricevuto un importante riconoscimento dall’Ascap Americana come autore di uno dei pezzi più suonati del 2020): “Mi ha colpito talmente tanto tutto questo – prosegue – che ho pensato di riproporlo alla gente ed ho voluto realizzare subito il progetto anche se si era in pieno lockdown e, non potendo uscire di casa per andare in studio di registrazione, sono stata costretta a diventare un po’ tecnologica. Sono stata, praticamente, telecomandata’ a distanza da mio fratello Theo: dal suo studio, con il suo computer mi ha guidata passo dopo passo. L’arrangiamento è stato fatto da lui tranne la parte degli archi (parte centrale del pezzo) che ho arrangiato e suonato io. Ho cantato a casa, usando un computer ed un microfono posizionati nel mio guardaroba e mio fratello ha poi pescato la mia voce, gli archi, ed i cori ed ha fatto tutto il resto.”