La redazione musicale di RadUni, l’Associazione degli operatori radiofonici e dei media universitari italiani, torna a Sanremo, in presenza, per la copertura mediatica dell’evento.
A coordinare il team di dieci studenti provenienti da ogni parte d’Italia ci sarà la capoprogetto del format Raduni Musica, Francesca D’Apuzzo, 23 anni di Scandiano (RE). Insieme a lei seguiranno la manifestazione canora nella città dei fiori Adrian Caporella (Roma), Maya Cordì (FAN, Verona), Chiara Di Bernando (F2 Radio Lab), Alessia Figliuolo (Radio Revolution, Parma), Elena Gigli (Siena), Nicoletta Labarile (Radio Sapienza, Roma), Salvatore Macera (Gaeta), Marta Miseo (Berlino), Daniela Paparone (F2 Radio Lab, Napoli), Ludovica Sanseverino (Bergamo), tutti reporter digitali e redattori delle varie radio universitarie emittenti accademiche sparse in Italia.
loro si uniranno le energie di tre giovani content creator di Cube Radio (Elena Bertocco, Veronica Roncato, Paola Tosetti), il laboratorio digitale dell’Istituto universitario salesiano di Venezia guidate da Aurora Simionato, che consegneranno il premio “Ethical champion” a chi si sarà distinto per un uso etico e responsabile dei social media.
I reporter di Raduni, oltre a rendersi disponibili per corrispondenze in diretta con le 30 emittenti associate avranno il compito di consegnare “diplomi ad honorem” attribuiti dalle varie radio universitarie a protagonisti del Festival in base a particolari caratteristiche degne di nota che, via via, emergeranno.
La redazione Raduni Musica proporrà anche i format: “Sessione Sanremo” che assegnerà i voti in “fiori” ai vari artisti in gara, e il curiosissimo “L’associa canzoni” sulle sinestesie possibili anche nella kermesse ligure.
Un’altra curiosità della produzione sarà lo “spottare”, il fenomeno che vede gli studenti aprire pagine non ufficiali rispetto agli atenei di appartenenza, ovvero lo stigmatizzare in maniera ironica e simpatica all’interno del podcast quotidiano prodotto dalla redazione Raduni Musica alcuni risvolti inediti del Festival.
«È un piacere poter vedere tanti giovani provenienti dalle radio universitarie di tutta Italia –ha affermato Carlo Pahler, presidente di raduni- lavorare insieme durante il Festival di Sanremo. Una occasione di crescita e di confronto che non è stato possibile svolgere durante la pandemia. Le radio universitarie italiane si confermano nuovamente come strumento di aggregazione e crescita professionale e personale».