Sciacquone è un brano che vuole descrivere un gran finale, la presa di consapevolezza che serve a girare pagina, a chiudere un ciclo, quando tutto dentro di noi diventa chiaro e trova il suo posto, senza più combatterci. È un’esortazione ad andare avanti con fiducia nonostante il passato, ad abbandonare quelle situazioni che non ci fanno vibrare come vorremmo, quelle forme pensiero irrazionali che per qualche ragione subiamo o facciamo subire agli altri. “Nel testo le abbiamo descritte come geometria blasfema, una forma di ego che lede quello che di sacro abbiamo dentro di noi”.
Spiegano a proposito del loro nuovo inedito: «Pur sentendo il dolore del passato, il finale di Sciacquone è lieto, quindi, come nostra abitudine, abbiamo deciso di abbinare alle tematiche di svolta e ottimismo un beat dal sound ironico, che occhieggia al funky e all’ hip-hop e a tante altre cose, per edulcorarle e lanciare un segnale di positività. La pasta Yayanice insomma».
Per il video del brano la scelta è ricaduta sulla formula del loop video che questa volta immortala le protagoniste in bagno intente a leggere e fumare. L’atmosfera al limite del non sense (Giulia fuma in accappatoio dentro la vasca vuota) è tranquilla e quasi sospesa, come i momenti che seguono le brutte esperienze superate. Il titolo allude chiaramente a questo lasciare andare le cose, senza farsi mancare un sorriso.