Le difficoltà della pandemia e la risposta della musica: il quattordicesimo lavoro dell’illustre musicista rivela grandi novità, tra canzone d’autore, lingua genovese, chitarre elettriche e resistenza Where The Wind Blows: il nuovo album di Beppe Gambetta!
«L’emergenza è lentamente calata su questo nuovo disco. Era partito in un momento spensierato con l’idea del rinnovamento, del fermarsi un attimo a raccontare se stessi dopo una carriera di movimento infinito, del cimentarsi con qualcosa di nuovo e trovare nuovi stimoli. Lentamente il significato del lavoro si è trasformato, è diventato atto di resistenza e risposta dell’arte alle avversità».
Quella di Beppe Gambetta, una delle figure più prestigiose e autorevoli della chitarra internazionale, offerta attraverso lo strumento più naturale: la musica. La sua musica. La musica nostra, per citare uno
dei brani chiave di questo nuovo album intitolato Where The Wind Blows/Dove Tia O Vento (Borealis Records), il quattordicesimo del chitarrista genovese.
Beppe Gambetta si scopre e riscopre songwriter, cantante, chitarrista elettrico: «Succede spesso che l’artista scopra le proprie risorse e la propria espressione artistica strada facendo. A volte si scopre una propria dote per caso, altre volte questo deriva dall’esigenza di produrre bellezza con i pochi mezzi del mondo indipendente (come nei piccoli circhi dove il bigliettaio fa anche il clown e il domatore di coccodrilli e vende zucchero filato nell’intervallo).
Il mio percorso è iniziato come chitarrista acustico innamorato della musica americana, con il tempo sono nati il viaggiatore, il ricercatore, il cantante, l’arrangiatore, il tecnico del suono, il produttore di spettacoli, l’insegnante e oggi il chitarrista elettrico e il cantautore. Fino ad ora provavo una forma di pudore e riservatezza che mi impediva di scrivere canzoni. Con questo lavoro sono riuscito a superarla e ora aspetto il giudizio di chi vuol bene alla mia musica per decidere se potrò continuare anche in questa direzione».
Where The Wind Blows esce a tre anni di distanza da Short Stories, ancora una volta con Borealis Records.
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