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Il Consigliere REgionale Pedà interviene sulla diatriba nata a causa della fermata decisa per gli Intercity Palermo/Siracusa – Roma a Gioia Tauro

Sembra stia suscitando grandi polemiche la decisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di far fermare, da febbraio, anche nella stazione di Gioia Tauro i treni Intercity Palermo/Siracusa -Roma. Secondo l’Associazione ferrovie siciliane, infatti, questa sosta provocherebbe un allungamento dei tempi di viaggio per i passeggeri di circa quattro minuti e ridurrebbe i posti disponibili sui suddetti treni per quanto riguarda i passeggeri siciliani.

Così, dopo la replica dell’Associazione “Ferrovie in Calabria” il Ministero si è visto costretto a chiedere maggiori delucidazioni a Trenitalia ed alla stessa Regione Calabria. Una diatriba che ha portato ad intervenire anche l’Assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria Roberto Musmanno il quale, scrivendo alla direzione generale, ha ribadito l’importanza strategica della stazione gioiese e l’esigenza di incrementare il livello dei servizi per i passeggeri calabresi che quotidianamente usufruiscono dei convogli di Trenitalia.

Sulla questione della fermata degli Intercity a Gioia Tauro è intervenuto anche il Consigliere Regionale di Fi Giuseppe Pedà, colui che aveva reso possibile l’inizio dell’iter, che afferma: <<La fermata degli Intercity a Gioia Tauro era stata data per scontata e stavamo già lavorando sui Frecciargento. Sarebbe opportuno che tra Calabria e Sicilia, due regioni che hanno grosse difficoltà di mobilità, si facesse sinergia. Pochi minuti di ritardo, nello specifico quattro, su una tratta lunga sette ore sono davvero insignificanti, per questo chiederò l’intervento sia dell’assessorato ai Trasporti siciliano, rappresentato dall’assessore Marco Falcone, sia di quello calabrese rappresentato da Roberto Musmanno , insieme al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per cercare di programmare insieme un nuovo piano di rilancio del trasporto ferroviario. Auspicando che al tavolo siano presenti anche tutte le parti sociali>>.

Maria Teresa Bagalà

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