L’arrivo a Salisburgo di Sergio Mattarella è stato accolto da striscioni e proteste di chi chiede libertà per la comandante della Sea Watch3
di Lina Palmerini
Salisburgo: i manifestanti chiedono libertà per Carola Rackete a Mattarella
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L’arrivo a Salisburgo di Sergio Mattarella è stato accolto da striscioni e proteste di chi chiede libertà per Carola Rackete. Durante tutta la sua visita in città, nelle varie tappe tra cui la casa natale di Mozart, un gruppo di una ventina di manifestanti ha urlato slogan contro l’arresto della capitana della Sea Watch3 e intonato cori «siamo tutti antifascisti». É la prima volta che nel corso di una visita all’estero del capo dello Stato c’è una contestazione sul tema migranti.
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Gli striscioni: «Salvare i profughi non è reato»
Il corteo ha seguito il presidente della Repubblica con striscioni in cui era scritto «salvare i profughi non è reato». Mattarella ha assistito impassibile senza fermarsi a ripetere quello che aveva già detto ieri a Vienna incontrando il suo omologo austriaco Van der Vellen, che il caso è nelle mani della magistratura.
La Costituzione prevede la separazione dei poteri
E che la Costituzione italiana prevede la separazione dei poteri e l’indipendenza dei giudici. Il tema in Austria è molto sentito visto che anche il presidente austriaco si era speso per il salvataggio dei migranti in mare. Quella di oggi è l’ultima tappa della visita di Stato in Austria.
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