Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio farà un’informativa il 7 settembre, alle 16, sull’Afghanistan in aula alla Camera. Alle 12, sempre il 7, Di Maio sarà al Senato.
Intanto oggi Di Maio e Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, saranno ascoltati alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato
L’Italia non è stata in Afghanistan “invano” ha detto Di Maio, sottolineando che “in questi 20 anni abbiamo contribuito a mantenere la stabilità regionale, contrastare il terrorismo, favorire più istruzione, diritti e libertà per il popolo afghano”. “È proprio questa consapevolezza a spronarci a fare il possibile perché quei diritti non vengano ora brutalmente cancellati”, ha detto il ministro, ringraziando “i tanti italiani che hanno lavorato instancabilmente e persino sacrificato la loro vita per offrire un futuro migliore all’Afghanistan”.
“Ad oggi abbiamo evacuato tutti gli italiani che ci hanno chiesto di lasciare il Paese, rispondendo alla comunicazione inviata dall’Ambasciata”, ha aggiunto il ministro degli Esteri.
“Abbiamo portato in Italia quasi 2.700 afghani, principalmente collaboratori delle istituzioni italiane, a partire dal nostro contingente militare, e loro familiari”, ha aggiunto Di Maio, sottolineando che il numero “è destinato a crescere, considerati circa mille afghani già in sicurezza in aeroporto e previsti imbarcarsi sui prossimi voli italiani”.
“Dopo che gli americani avranno lasciato l’aeroporto di Kabul (la data ipotizzata per ora è a fine mese) non sarà comunque possibile, né per noi né per alcun Paese dell’Alleanza, mantenere una qualunque presenza all’aeroporto”, ha aggiunto
“Gli eventi degli ultimi giorni hanno sorpreso l’intera comunità internazionale per la rapidità con cui è mutato il contesto politico-militare e per i conseguenti drammatici risvolti umanitari”. Lo ha affermato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini nel corso dell’audizione
“I talebani devono dimostrare di essere aperti al dialogo e le ultime notizie non depongono a favore del cambiamento. Ma non abbiamo alternative se non di creare un atteggiamento compatto che tenti di costringere al dialogo i talebani per assicurare protezione per le persone che rimarranno”. Lo dice Giuseppe Conte di M5S al Meeting di Cl. “Lavoriamo al piano di evacuazione ma tra qualche giorno terminerà. Dobbiamo lavorare sui corridoi umanitari e preoccuparci di chi rimane”, sostiene.
Fonte Ansa.it