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«Né il Parlamento europeo, né tantomeno gli eurodeputati Pd, intendono introdurre un “bollino rosso” sul valore nutrizionale degli alimenti, in particolare sulle nostre eccellenze alimentari come il Grana padano, il Prosciutto di Parma o la Coppa Piacentina. Quando smetterà il senatore Salvini di raccontare bugie e prendere in giro agricoltori e consumatori emiliano-romagnoli e italiani?’». È la reazione da Strasburgo di Paolo De Castro, coordinatore S&D alla Commissione agricoltura del Parlamento europeo, alle dichiarazione del leader della Lega, a Piacenza.
L’attacco di Salvini
Il leader della Lega Matteo Salvini, nel corso di un comizio a Morfasso (Piacenza), in diretta Facebook, aveva detto che a Bruxelles c’è qualche genio «che sta portando avanti un progetto che si chiama Nutriscore, e a Bruxelles c’è il Pd”. Un progetto, ha detto, «che metterà il bollino rosso nei negozi sugli alimenti che secondo loro fanno male, e tra gli alimenti che fanno male c’è il Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma, l’olio d’oliva, la pasta. La dieta mediterranea avrà il bollino rosso, la coca zero e patatine surgelate da far fritte avranno il bollino verde perchè fanno bene».
De Castro: «Fare squadra per un regime di etichettatura uguale per tutti»
Per l’eurodeputato De Castro, «le affermazioni di Matteo Salvini sui sistemi di etichettatura nutrizionale a semaforo, dimostrano ancora una volta la superficialità della Lega nell’affrontare i problemi». Ad oggi – ha spiegato De Castro – non esiste alcuno schema europeo di etichettatura nutrizionale (che indichi cioè la quantità di grassi, zuccheri e sale presente nei cibi). Tuttavia, negli ultimi anni, alcuni partner europei hanno introdotto sistemi diversi di etichettatura a livello nazionale. È di qualche giorno fa la proposta a Bruxelles di una etichettatura ‘a batteria’ presentata dal nostro Governo, e supportata dall’intero sistema produttivo italiano, dagli agricoltori ai trasformatori». Per De Castro ora serve «riuscire a fare squadra come Italia e ottenere un regime di etichettatura uguale per tutti a livello europeo, basato su ricerche scientificamente fondate, che non condizioni i consumatori ma fornisca loro informazioni complete».
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