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Alto Adige: Kompatscher, violenza non è mai la soluzione

(ANSA) – BOLZANO, 10 GIU – In occasione dei 60 anni della
Notte dei fuochi, il presidente della Provincia di Bolzano Arno
Kompatscher ricorda la difficile situazione dell’Alto Adige
negli anni ’60 e i successivi sviluppi positivi. “Spetta agli
storici – commenta – giudicare se l’Alto Adige, senza la Notte
dei fuochi avrebbe ottenuto o meno lo Statuto di autonomia che
oggi conosciamo. Ciò che è certo, però, è che sia prima che dopo
questi fatti, vi fu bisogno di lunghe e complicate trattative
politiche per portare l’autonomia dell’Alto Adige ad essere
quella che conosciamo oggi”.
    Secondo il presidente Kompatscher, “la violenza non può mai
rappresentare la soluzione, ma non bisogna dimenticare ciò che
ha portato ad azioni così drastiche. La Notte dei fuochi va
inserita nel contesto dei conflitti dell’epoca. Molte persone
erano deluse e non si sentivano prese sul serio: lo Stato non
manteneva le promesse fatte, vi erano tentativi di repressione e
il nostro territorio viveva ulteriori ondate di immigrazione a
fronte di una contemporanea emigrazione di giovani sudtirolesi
in cerca di lavoro”. Il governatore sottolinea inoltre che “l’autonomia conquistata nel 1972 dopo un duro confronto
dall’allora presidente Silvius Magnago, grazie anche al
significativo sostegno austriaco, rappresentò l’inizio di una
nuova era, che fece seguito all’annessione, alla politica di
italianizzazione portata avanti dallo Stato e alla soppressione
della lingua e della cultura tedesca e ladina. Da quel momento
in avanti, l’Alto Adige ha ripreso in mano le sorti del proprio
destino e ha iniziato a costruire una propria autonomia
amministrativa e legislativa, saldamente ancorata non solo ai
principi della Costituzione, ma anche – grazie all’Accordo di
Parigi e al coinvolgimento dell’Onu – al diritto
internazionale”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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