“Il voto di astensione intende stimolare la sensibilità del nuovo governo nei confronti delle richieste delle regioni con Autonomia Speciale. Non convincono, tra l’altro, alcuni elementi di notevole importanza. Poco chiara la posizione europea”
AOSTA – “Ci siamo astenuti. Non abbiamo votato contro. La chiusura totale con gli interlocutori creerebbe notevoli problemi di dialogo con interlocutori fondamentali per risolvere questioni importanti per le Autonomie”.
Albert Lanièce, senatore unionista, riferisce la posizione scelta in accordo con il collega del Sud Tyrole, Movimento autonomista del Trentino Alto Adige.
“La nostra astensione – riprende – è motivata dall’assenza totale di riferimenti specifici alle Autonomie Speciale nella proposta di legge di Lega e M5s. Per questo – continua – è stato importante il passaggio sul loro valore fatto dal premier Conte nel suo intervento“. Aggiunge: “Valuteremo, nel merito,sulle questioni importanti per la Valle d’Aosta”. E tiene a precisare quanto sia apprezzabile la volontà del neo presidente del Consiglio di esaudire le aspettative dei rappresentanti politici delle Autonomie Speciali. “Impegno che mi aveva garantito a livello personale in un breve dialogo alcuni giorni fa”.
Il senatore ribadisce il concetto fondamentale della “copertura finanziaria e della chiusura dei contenziosi con lo Stato centrale”. Gli sta molto a cuore, inoltre, la presenza della Valle d’Aosta nel Parlamento Europeo. “La nostra assenza da Bruxelles – afferma – pregiudica la partecipazione a qualsiasi progetto che potrebbe interessare la nostra Regione”.
Nella conclusione, Albert Lanièce ha sottolineato un aspetto essenziale per la ripartenza dell’economia nazionale: “L’Italia – ha affermato – ha bisogno di una politica che consolidi la crescita e la ripresa economica”.