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Azzolina, 4 i livelli per i giudizi scuola primaria

Addio ai voti alle elementari, ci saranno i giudizi da ‘avanzato’ a ‘in via di acquisizione’: dopo la decisione presa in estate arrivano le indicazioni della ministra Lucia Azzolina. È stata, infatti, firmata e inviata alle scuole l’Ordinanza che prevede il giudizio descrittivo al posto dei voti numerici nella valutazione periodica e finale della scuola primaria, secondo quanto stabilito dal Decreto Scuola approvato a giugno. Si tratta di “una svolta concreta nella valutazione delle nostre alunne e alunni”, ha commentato la titolare dell’Istruzione, presentando online il nuovo sistema di valutazione con le Linee Guida che sarà in vigore già quest’anno. Il giudizio descrittivo al posto di quello numerico, ha spiegato Azzolina, è “un passo decisivo che si inserisce in un percorso molto più complesso di innovazione a 360 gradi che questo ministero sta portando avanti. Crediamo fermamente che la scuola, a maggior ragione ai tempi del Coronavirus, sia una scuola che sente la necessità di mutare, di rigenerarsi, di andare un po’ più veloce del passato, al passo con i tempi”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la viceministra Anna Ascani: “Il giudizio descrittivo è un punto di svolta importante auspicato da gran parte della comunità scolastica, un lavoro che è stato possibile grazie alla collaborazione con il Parlamento e con il Senato. Il percorso individuale delle bambine e dei bambini che poi si inserisce fattivamente nella società non si può sintetizzare in un numero ma c’è la necessità di descrivere in maniera più congrua il percorso di un alunno o di un’alunna”.

    Il giudizio descrittivo vale per ciascuna delle discipline previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, Educazione civica compresa. Secondo quanto previsto dalle nuove disposizioni, il giudizio per ogni studente sarà riportato nel documento di valutazione e sarà riferito a quattro differenti livelli di apprendimento. “Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente, sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità. Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note, utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo. Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità. In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente”. I livelli di apprendimento saranno riferiti agli esiti raggiunti da ogni alunno in relazione agli obiettivi di ciascuna disciplina. Nell’elaborare il giudizio descrittivo si terrà conto del percorso fatto e della sua evoluzione. La valutazione degli alunni con disabilità certificata sarà correlata agli obiettivi individuati nel Piano educativo individualizzato (Pei), mentre la valutazione degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento terrà conto del Piano didattico personalizzato (Pdp). 
   

Fonte Ansa.it

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