Nessun vuol parlare di benservito al sindaco Brugnaro, imprenditore patron di Umana. Ma la Lega non nasconde la volontà di correre da sola alle elezioni comunali fra un anno e mezzo nella città capoluogo del Veneto, vale a dire Venezia
“E’ giusto che le Lega nel 2020 faccia la sua corsa da sola al primo turno. E ha la possibilità di farlo”. A parlare è Sergio Vallotto, deputato della Lega della quale è responsabile degli Enti locali della provincia di Venezia ed ex segretario provinciale. Venezia e Mestre sono sempre state due realtà “rosse”, ma anche qui qualcosa è cambiato. Tanto che il Carroccio il 4 marzo è arrivato al 20 per cento dei consensi e con Vallotto la presenza della segreteria sul territorio è diventata forte. Ma le parole del parlamentare veneziano suonano come un benservito al sindaco “Fucsia”. Da buon politico Vallotto puntualizza: “Ho un buon rapporto con Brugnaro che ha rimesso a posto il bilancio di Venezia. Ma il nostro non è un benservito. La nostra è la convinzione di capire chi siamo. E’ chiaro che sarà il nostro leader Salvini a decidere. Da noi ci sono delle chiare gerarchie che rispettiamo. Oggi a livello nazionale siamo una forza che ha il 34 per cento di consensi”.
La Lega ha numeri importanti ormai,anche in una città un tempo roccaforte della Sinistra come Venezia. Luigi Brugnaro che tempo si è auto-ricandidato sindaco non dorme sonni tranquilli. In politica diciotto mesi possono essere un’eternità ma anche volare in fretta. Il 2018 sta per finire. Siamo agli sgoccioli. Nell’autunno del 2019 bisognerà cominciare ad “affilare” le armi, perchè conquistare Venezia è un imperativo. Ma diventa difficile capire chi saranno gli alleati del sindaco “fucsia” considerato che la Lega correrà da sola. Forza Italia è sempre più ridotta all’osso, in città scherzosamente la definiscono “poca roba”. Il “fucsia” di Brugnaro dopo l’exploit del 2015 è andato via via scomparendo (come il Psiup: partito scomparso in un solo pomeriggio). Le civiche? Quella dell’ex presidente della Provincia Francesca Zaccariotto (ideata dal marito l’avvocato Giorgio Bonet) da tempo è finita protagonista della trasmissione “Chi l’ha visto?”. L’area popolare dell’ex senatore, ex socialista, ex sindacalista Cgil, ex segretario di Forza Italiae poi passato al Pd con la Lorenzin poi frantumato il 4 marzo scorso a Chioggia, parliamo di Mario Dalla Tor re dei “voltagabbana” politicamente scomparso, se arriva allo 0,000000001 per cento è un miracolo. Attualmente altre forze politiche non se ne intravvedono. Per cui sarà davvero dura la vittoria dell’ex presidente di Confindustria Venezia, grande amico di Matteo Renzi, che nel dicembre 2016 aveva sostenuto il referendum dell’ex premier e dell’amica Boschi. E se dovesse vincere, stando alla situazione odierna, non potrebbe fare a meno della Lega. Per cui si profilerebbe forse un sindaco completamente “ostaggio” della Lega.
Tutto può succedere!
Foto sotto: l’ex senatore Dalla Tor un alleato per Brugnaro da 0,00000001 per cento (polesine24.it)