Raffaele Trano è stato eletto presidente della commissione Finanze di Montecitorio con i voti del centrodestra e di almeno tre franchi tiratori che lo hanno preferito al collega pentastellato Nicola Grimaldi, medico di Aversa e candidato ufficiale della maggioranza
di Manuela Perrone
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«Non mi sento assolutamente delegittimato, mi sento invece un presidente di garanzia. Ha vinto il merito. Il M5S non ha sempre parlato di meritocrazia?».
Raffaele Trano, dottore commercialista originario di Gaeta, alla sua prima legislatura, è stato appena eletto presidente della commissione Finanze di Montecitorio con i voti del centrodestra e di almeno tre franchi tiratori che lo hanno preferito al collega pentastellato Nicola Grimaldi, medico di Aversa e candidato ufficiale della maggioranza.
Il capogruppo del Movimento, Davide Crippa, ha definito «inaccettabile» l’esito della votazione e le ha chiesto un passo indietro. Si dimetterà?
Perché mai dovrei? Io rappresento tutti, maggioranza e minoranza, in modo imparziale come ho sempre lavorato, anche quando lo scorso anno sono stato capogruppo M5S in commissione. Per me si lavora tutti insieme.
Per Crippa il risultato può essere «il frutto di giochetti politici» orditi dall’opposizione. Ha stretto un patto con Lega, Fi e Fdi?
No. L’elezione mi è giunta del tutto inaspettata. Sapevo della stima di alcuni leghisti, che mai avrebbero votato per un medico alla presidenza della commissione e che lo hanno esplicitato in ufficio di presidenza, come i colleghi di Forza Italia, convinti che in un momento delicato come questo per la nostra economia, in piena emergenza coronavirus, sia meglio avere al timone un laureato in economia, commercialista.
Sa che nei suoi confronti potrebbe essere aperto un procedimento davanti ai probiviri?
Io resto nel M5S, un Movimento che ha sempre parlato di merito, di persone giuste al posto giusto. È quello che è avvenuto.
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