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Cartellino addio, primo ok a controllo iride e impronte degli statali

Fa progressi alla Camera l’esame in seconda lettura del Ddl con norme per la concretezza delle azioni delle Pa e la prevenzione dell’assenteismo, già approvato dal Senato a dicembre. Dalle commissioni Affari costituzionali e Lavoro è arrivato oggi il via libera all’articolo 2, che prevede la sostituzione dei cartellini dei dipendenti pubblici con «sistemi di verifica biometrica dell’identità» – vedi impronte digitali e controllo dell’iride – con l’obiettivo di contrastare l’assenteismo.

«Oggi primo passo verso l’introduzione del controllo biometrico: con le impronte digitali stop alle truffe degli assenteisti», commenta soddisfatta via Twitter la ministra della Pa Giulia Bongiorno. Resta l’impiego contestuale, e non alternativo, di strumenti di video-sorveglianza, sempre per vigilare sugli accessi agli uffici. Rimane invece “accantonato” l’emendamento sul divieto di utilizzo dei social network durante l’orario di lavoro.

Tra le novità in cantiere in vista del passaggio in Aula previsto per lunedì 1° aprile ci sono anche interventi per velocizzare i concorsi pubblici, con un occhio al turn over permesso dall’applicazione agli statli della finestra per la pensione anticipata permessa da “Quota 100” del “Decretone” . Il pacchetto di emendamenti presentati dai relatori Francesco Silvestri (M5S) e Virginio Caparvi (Lega) prevede infatti una nuova procedura rapida per le assunzioni nel pubblico impiego, con sottocommissioni quando si superano i 250 candidati, e la possibilità di ricorrere a prove preselettive quando si supera di due volte il numero dei posti messi a concorso. Sempre per velocizzare i concorsi previsti anche test scritti anche nel format delle risposte multiple, prove pratiche per i profili tecnici, e un peso ai titoli che non potrà superare un terzo del punteggio.

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Proposta dai relatori anche la creazione di un “portale del reclutamento” in grado di raccogliere e gestire le domande di partecipazione ai concorsi pubblici, monitorando le varie fasi, «anche mediante la creazione di un fascicolo elettronico del candidato». La realizzazione del nuovo sistema «automatizzato» spetterebbe al Dipartimento della Funzione pubblica, «anche ricorrendo al finanziamento tramite le risorse dei fondi strutturali».

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