In un Consiglio dei ministri drammatico come quello di ieri scatta un valzer di nomine al Viminale. Slittano invece le intese per i vicedirettori dei servizi di informazione e sicurezza: l’intesa politica sui nomi è saltata.
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Il movimento all’Interno
Il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, fa approvare nella riunione di governo la promozione di Antonio De Iesu, attuale questore di Napoli, a prefetto vicecapo vicario del dipartimento di Pubblica sicurezza. De Iesu, molto stimato e già questore di Milano, diventa il numero due di Franco Gabrielli, capo del dipartimento Ps. Sostituisce Luigi Savina, collega apprezzato, dai primi di giugno, quanto l’attuale vicario lascerà per limiti di età.
Ma Salvini, nonostante i conflitti politici sorti durante la riunione con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, piazza in Cdm anche la promozione a dirigente generale – il top nella carriera della Polizia di Stato prima della nomina a prefetto – di otto dirigenti superiori (Marco Mazzi, Maurizio Masciopinto, Claudio Cracovia, Mario Finocchiaro, Armando Nanei, Maurizio Vallone, Vincenzo Ciarambino e Luigi Carnevale). Via libera anche alla nomina del prefetto di Cremona, Danilo Gagliardi; di Vibo Valentia, Francesco Zito; di Lucca, Leopoldo Falco.
Le controversie sull’intelligence
Ieri alle 21.00 il Consiglio dei ministri si è interrotto per lo svolgimento del Cisr, il comitato ristretto di ministri (Interno, Difesa, Sviluppo Economico, Giustizia, Affari Esteri, Economia e Finanze) presieduto dal presidente del consiglio, segretario il direttore del Dis Gennaro Vecchione. Il Cisr è organo consultivo per le decisioni del premier in materia di intelligence.
Ci sono, in particolare, due posti di vicedirettore da riempire. Uno libero già da novembre all’Aise (agenzia informazioni e sicurezza esterna) quando il generale della Guardia di Finanza Luciano Carta lo ha lasciato per salire al vertice dell’agenzia. L’altro è all’Aisi (agenzia informazioni e sicurezza interna) dove tra pochi giorni termina l’incarico il generale Vincenzo Delle Femmine, anche lui della Finanza. Alla fine ieri sera non si è arrivato a un’intesa: l’alchimia tra i nomi dei candidati in gioco, le rispettive appartenenze ai corpi di provenienza e gli equilibri all’interno delle agenzie non è stata raggiunta. Se ne riparla dopo le elezioni europee. Non si può escludere nel frattempo che altri posti si liberino. A partire dai militari oggi in forza ai vertici intelligence.
Sabato l’avvicendamento del Comandante generale della Finanza
A viale XXI aprile, sede del Comando generale, nel salone d’onore Paolo Granata sabato prossimo si svolgerà il passaggio di consegne tra Giorgio Toschi e Giuseppe Zafarana, nominato ieri dal Consiglio dei ministri nuovo “C1” – nel gergo dei finanzieri – delle Fiamme Gialle. Zafarana, 56 anni, il più giovane dei generali di corpo d’armata, ha ottenuto un consenso politico e istituzionale indiscusso e unanime. Per Toschi sono in corso le procedure per la nomina a consigliere di Stato.
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