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Chi è Sassoli, da volto del Tg a nuovo presidente del Parlamento europeo

RITRATTO

Fiorentino, 63 anni, sposato, due figli, tifoso viola, Sassoli inizia a lavorare molto giovane come giornalista. Dieci anni fa, il passaggio alla politica. Il 7 giugno del 2009 Sassoli è eletto europarlamentare del Partito Democratico con oltre 400 mila preferenze. Poi la corsa per il Campidoglio, ma Marino lo precede

di Andrea Carli

3 luglio 2019


2′ di lettura

Un giornalista, volto del Tg televisivo, che sale alla presidenza del parlamento europeo. L’eurodeputato Pd David Sassoli, candidato del gruppo dei Socialisti & Democratici, è stato eletto alla seconda votazione con 345 voti, a fronte della maggioranza necessaria prevista di 334 voti. L’annuncio è del presidente uscente dell’Eurocamera a Strasburgo, Antonio Tajani. Guiderà il Parlamento fino a gennaio 2022.

Fiorentino, 63 anni, sposato, due figli, tifoso viola, Sassoli inizia a lavorare molto giovane come giornalista collaborando a piccoli giornali e agenzie di stampa, per poi passare nella redazione romana del quotidiano Il Giorno, dove per sette anni segue avvenimenti politici e di cronaca. Al telegiornale approda nel 1992 come inviato di cronaca del Tg3. Successivamente lavora ad altri programmi di informazione su Rai Uno e Rai Due, per poi entrare, nel 1999, nella redazione del TG1, come inviato speciale. Nei successivi dieci anni conduce le principali edizioni del Telegiornale. Nel 2007 è vice direttore del TG1 e responsabile dei programmi di approfondimento “TV7″ e “Speciale TG1″.

Dieci anni fa, il passaggio alla politica. Il 7 giugno del 2009 Sassoli è eletto europarlamentare del Partito Democratico con oltre 400 mila preferenze. Nel 2012 corre per la poltrone di sindaco di Roma, dopo cinque anni di governo di centrodestra. La missione non riesce: Sassoli arriva alle spalle del chirurgo Ignazio Marino, ma supera Paolo Gentiloni, che cinque anni dopo diventerà presidente del Consiglio. Nella legislatura 2009-2014 ricopre l’incarico di capo delegazione del Pd. Nel 2014 si ricandida alle Elezioni europee nella circoscrizione del Centro e ottiene oltre 200.000 preferenze (60.000 solo a Roma). Il 1 luglio dello stesso anno viene eletto Vicepresidente del Parlamento Europeo con 393 voti risultando il secondo più votato in quota PD-PSE con delega alla Politica del mediterraneo, al Bilancio e agli immobili. Come membro della Commissione Trasporti e Turismo è relatore della riforma ferroviaria europea (IV Pacchetto Ferroviario) e del Cielo Unico europeo. Il 26 maggio arriva la terza elezione al parlamento europeo: Sassoli ottiene 128.533 preferenze. Oggi l’elezione alla presidenza.

Solo il Pd, tra i partiti italiani, lo ha votato. Forza Italia, a quanto si apprende, si è astenuta. La Lega e Fdi hanno votato per Jan Zahradil (Conservatori Ecr). Il Movimento 5 Stelle ha invece lasciato libertà di coscienza. All’Europa serve «recuperare lo spirito dei padri fondatori», ha sottolineato nell’intervento effettuato in Plenaria, appena eletto. Un messaggio rivolto agli europarlamentari, ma anche e soprattutto ai protagonisti della politica del suo paese, che non lo hanno sostenuto in questa partita.

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