(ANSA) – TORINO, 10 SET – E’ polemica per le parole del
presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio,
sull’educazione fisica.
“L’attività sportiva è stata trascurata completamente nel
Secondo Dopoguerra. Ai tempi del fascismo c’era grande
attenzione alla cura del corpo, lo sport era importante nelle
scuole. Caduta la dittatura, per reazione l’attività sportiva è
stata cancellata dagli istituti scolastici”, ha detto il
governatore a margine dell’inaugurazione del Kinder Joy of
moving Park nell’outlet di Vicolungo, un parco ludico motorio in
provincia di Novara. “Presidente, non sia nostalgico: di
fascisti anche oggi ce n’è pieno. Il 20 e 21 si vota:
pensateci”, scrive su Twitter il deputato Pd Filippo Sensi.
“Vedo che il presidente della Regione Piemonte ha nostalgia
della cura per il corpo che aveva il regime fascista. Temo che
si riferisse alle cure a base di manganello e di olio di ricino
agli oppositori che difendevano la democrazia e la libertà”,
aggiunge il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola
Fratoianni.
Pronta la replica del governatore: “Ho solo ricostruito
storicamente perché in Italia non si insegni più ginnastica –
spiega -. La ragione va ricercata nel fascismo, che ha
esasperato la cura del corpo. Caduta la dittatura, forse per un
effetto contrario, si è abbandonata l’educazione fisica. Ma non
voleva certo essere un elogio del fascismo”. (ANSA).
Fonte Ansa.it