Il premier Giuseppe Conte trova ragionevole “che le forze politiche che sostengono il governo provino a dialogare anche a livello regionale. In Puglia e nelle Marche presentarsi divisi espone al rischio di sprecare una grande occasione”. Lo dice il presidente del Consiglio in un’intervista al Fatto Quotidiano.
“Mi aspetto che in queste ore il Movimento 5 stelle risponda all’appello di Conte. Il Pd ha già risposto, mi aspetto una risposta su Marche e Puglia”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ad Agorà su Rai 3 augurandosi che si superi “un ottuso no”. “Se questa risposta non dovesse arrivare – ha quindi avvertito – sarà inevitabile la nostra richiesta, dove possibile, di voto disgiunto, perché se non si vota il candidato di centrosinistra vince la destra.
“La costruzione di alleanza basate sui programmi, sugli obiettivi comuni, ancor prima delle persone, è un valore aggiunto, in quanto il risultato di un percorso comune, in cui i contenuti vengono prima del contenitore. Ma va fatto solo dove ci sono le condizioni”. Lo afferma ad Affaritaliani.it il capo politico del M5s, Vito Crimi commentando le parole del premier Conte secondo il quale “in Puglia e nelle Marche la maggioranza divisa è un’occasione sprecata”.
“La mia presenza non è scontata, chiaramente sono sacrificabile in ogni momento se qualcuno lo decide dall’alto. Ma non chiedetemi di piegare la testa, piuttosto trovate il coraggio di tagliarla se volete salvare la mala politica di Emiliano e Fitto, perché finché non sarò rimossa da questo ruolo che mi è stato attribuito, andrò avanti a guidare questa opportunità di cambiamento”. Lo scrive su Fb Antonella Laricchia, candidata del M5S alla presidenza della Regione Puglia, dopo una intervista del premier Conte che invita il M5S a un accordo col Pd in Puglia e Marche.
“Più importanti dei miei vantaggi personali (mi hanno promesso poltrone certe, prestigio assicurato) o di Giuseppe Conte (una maggioranza parlamentare teoricamente più rinsaldata), ci sono gli interessi dei pugliesi”, scrive la candidata del M5S.
“Avevano spergiurato che la proroga dello stato di emergenza era solo una formalità “tecnica”. Poi, grazie a quella proroga, con un semplice atto amministrativo (senza passaggio parlamentare o firma del Presidente della Repubblica) chiudono i locali e introducono nuove limitazioni alle libertà costituzionali. E ora creano i presupposti per poter far saltare le elezioni regionali del 20 settembre se i sondaggi dovessero essere sfavorevoli all’accozzaglia Pd-M5S. Niente scherzi da regime autoritario, caro Conte”. È quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Le intese si fanno “partendo da un accordo sui territori. Questo non è avvenuto né in Puglia né nelle Marche per diverse ragioni, che nascono soprattutto dalle distanze nate nella precedente consiliatura. Non si può certo pensare a imposizioni dall’alto”. Così , all’ANSA, Danilo Toninelli, senatore M5s e responsabile nel Team del Futuro per le campagne elettorali che sulle due regioni aggiunge: “La richiesta di intese da parte di Boccia e del PD è legittima. Chiedere è lecito, così come rispondere di no, con cortesia, lo è altrettanto. Del resto il nostro non è un muro contro muro”.
Fonte Ansa.it