Il presidente del Consiglio: l’Esecutivo italiano vuole che la questione dei ricollocamenti sia affrontata solo dopo che vengano chiariti i principi dei ‘primary movements’, la prima accoglienza. Salvini: diamo 6 miliardi l’anno all’UE e poi…
Dopo l’incontro con il polacco Tusk, presidente del Consiglio europeo, Conte ha fatto il punto a Palazzo Chigi, in vista del vertice di domenica, con i suoi due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Occorre chiarire sulla prima accoglienza, è la linea del Governo, e poi affrontare il tema scottante del ricollocamento dei migranti, che secondo l’Unione ci vedrebbe ancora in prima e obbligata linea.C’è dunque irritazione nel governo italiano su come il dossier – se la bozza che sta uscendo in queste ore venisse confermata – sarà trattato nel corso del vertice informale.
Intervenendo poi ad Agorà Salvini ha detto: “Io sono ottimista e penso che troveremo un accordo soddisfacente sulla protezione delle frontiere esterne con tutti. Bisogna vedere se dalle parole passeranno ai fatti dopo anni di chiacchiere, anche perché io ricordo che l’Italia ogni anno regala sei miliardi all’Ue. Io non posso pagare sei miliardi ed in cambio avere due dita negli occhi. Non vorrei esser costretto a ridiscutere questi sei miliardi”.