(ANSA) – NAPOLI, 28 NOV – “Affermare pubblicamente e, con
decisione, che esiste una ‘piccola percentuale di farabutti che
cerca di non fare il suo dovere’, evitando i ricoveri in Terapia
Intensiva, soprattutto in orario 20-08, per poter affrontare in
modo più sereno la nottata, se riferita agli
anestesisti-rianimatori, i principali Operatori delle Terapie
Intensive, è assolutamente offensivo per una categoria di
professionisti che sta rischiando la vita ogni giorno da molti
mesi, per garantire l’adeguata assistenza sanitaria ai cittadini
campani”. Lo afferma Giuseppe Galano, presidente campano della
Aaroi-Emac (Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri
Italiani Emergenza Area Critica) in una lettera aperta al
presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo le
affermazioni del governatore nella sua diretta Facebook di ieri.
“Tali affermazioni – spiega Galano, che è anche a capo del 118
di Napoli – rischiano, inoltre, di essere fuorvianti per
l’opinione pubblica, catalizzando, ingiustamente, le ire, le
preoccupazioni e le insoddisfazioni di quest’ultima, spesso
causate da un sistema in sofferenza, su professionisti che,
invece, sacrificano, ogni giorno, se stessi e i propri affetti
per adempiere al proprio dovere.
Non basta l’espressione ‘piccola percentuale’, per evitare che
da eroi si finisca per essere dei ‘farabutti’ per i tanti
cittadini che, loro malgrado troppo spesso, sono alla ricerca
spasmodica di assistenza e per presunte inefficienze di sistema
di un colpevole, anche in un evento epocale catastrofico come
quello che stiamo vivendo per il Covid 19. Presidente, forse le
sarà sfuggito che le chiamate della Centrale 118 vengono
indirizzate ai referenti delle strutture Covid 19 che
appartengono alle direzioni sanitarie, per cui le chiamate non
vengono assolutamente intercettate dagli anestesisti
rianimatori. Presidente De Luca, se crede che vi siano degli
atteggiamenti ‘non professionali’ o addirittura delinquenziali,
in un momento storico delicatissimo, metta in atto ogni
possibile controllo per evidenziarlo e, ovviamente, arginarlo,
punendo i responsabili così come la legge prevede”. (ANSA).
Fonte Ansa.it