Matteo Salvini attacca il ministro della Salute Roberto Speranza usandolo come capro espiatorio, ma è un modo per cercare di distogliere l’attenzione dal calo di consensi che sta subendo non solo dentro il centrodestra, ma anche all’interno del suo stesso partito, la Lega. E’ il ragionamento che viene fatto al Nazareno, dove si ribadisce: “Supporto totale a Speranza, nessuno lo tocchi”. Anche ieri il leader della Lega lo ha attaccato per il libro, poi non pubblicato, sulla pandemia.
Intanto la Lega resta in pressing sulle aperture. “Questo è quello che chiediamo al governo”, ha detto il leader della Lega a Porta a Porta, rispondendo alla domanda se lunedì riapriranno in qualche città i ristoranti. “Le dico che nella provincia di Trento, col sostegno della Comunità scientifica, già da lunedì riapriranno i ristoranti all’aperto, perché sono meglio controllate all’aria aperto piuttosto che 10 persone di nascosto dentro casa”. Alla domanda se ci potranno essere riaperture anche in altre Regioni, Salvini ha replicato: “E’ auspicabile. A Madrid, Londra, Lugano, Stoccolma e così. A San Marino, nel cuore dell’Italia, usando il vaccino russo, sono tornati giustamente alla vita. Anche perché i danni psicologici, psichiatrici, mentali – a casa di milioni di italiani ci sono tranquillanti, psicofarmaci, ansiolitici, droghe – rischiano di essere irreparabili sui figli e i nipoti. Tornare alla vita è fondamentale anche dal punto di vita sanitario oltre che economico”.
Fonte Ansa.it