(ANSA) – CAGLIARI, 11 NOV – Una commissione di inchiesta per
far luce sugli aspetti connessi alla gestione dell’emergenza
Covid in Sardegna. La chiedono i partiti di opposizione dopo che
ieri la Procura di Cagliari ha aperto un fascicolo dove si
ipotizza il reato di epidemia colposa in relazione alla
diffusione del virus a ridosso di Ferragosto nel nord dell’Isola
e legato all’apertura delle discoteche. Uno dei primi punti su
cui la commissione sarà chiamata a fare chiarezza riguarda il
parere del Comitato tecnico scientifico che l’ordinanza firmata
dal governatore Solinas 11 agosto dà per acquisito. Tuttavia, in
pochissimi sono a conoscenza dei contenuti di quel documento,
sul quale la Regione ha fondato le motivazione per non spegnere
la musica durante il Ferragosto. I Progressisti avevano fatto
richiesta di accesso agli atti, ma non hanno mai avuto risposta.
Il faro della commissione – hanno spiegato stamattina
Francesco Agus, Gianfranco Ganau e Michiele Ciusa,
rispettivamente capigruppo di Progressisti, Pd e M5s, per Leu
c’era il consigliere Eugenio Lai – sarà puntato
sull’organizzazione complessiva della macchina dell’emergenza:
dai tamponi alle nomine dei principali dei direttori del sistema
sanitario che, denunciano gli esponenti del centrosinistra “spesso mancano dei requisiti minimi”, dagli appalti per
l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale sino ai
posti letto e ai numeri comunicati ogni giorno a Roma. “Il
numero dei ricoveri è superiore a quello trasmesso
quotidianamente a Roma – attacca Agus – perché non tiene conto
dei reparti non Covid che ospitano comunque pazienti affetti da
coronavirus”. Quanto al numero dei posti letto e delle terapie
intensive “ci sembrano molto diversi da quelli dichiarati
dall’assessorato: i medici ci parlano di una realtà diversa”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it