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Da lavoro a ministeri, i nodi della trattativa

Dalle politiche del lavoro, ed in particolare il reddito di cittadinanza, la gestione dell’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) ed il salario minimo, alla predisposizione ed all’implementazione dei progetti relativi al recovery fund. Dalla riforma della prescrizione in materia di Giustizia all’attivazione del Mes per far fronte alle spese determinate dall’emergenza Covid fino al piano vaccini.  Passando, poi, per la gestione dei Servizi di informazione e sicurezza. Sono questi, oltre ai nomi di chi dovrà guidare i dicasteri di maggior peso, i temi più spinosi sul tavolo delle forze politiche che sostengono il Conte bis allargato a nuovi apporti che partecipano alle consultazioni legate al mandato esplorativo conferito dal Capo dello Stato al presidente della Camera Roberto Fico. Eccoli nel dettaglio.

IL LAVORO. Italia Viva punta, se non alla cancellazione al ridimensionamento del reddito di cittadinanza e chiede un cambio al vertice dell’Anpal, l’ente pubblico italiano vigilato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali diretto dal 2019 da Mimmo Parisi. Ma per il Movimento Cinque Stelle il reddito non si tocca, anzi andrebbe ulteriormente esteso nella sua applicazione durante la pandemia da Coronavirus. Il salario minimo rimane un cavallo di battaglia per i pentastellati che non intendono fare marce indietro.

IL RECOVERY FUND e LE RIFORME. Al tavolo di Montecitorio arriva la richiesta di una sempre maggiore collegialità nella elaborazione e soprattutto della implementazione del piano. Su questo e sulle riforme, a partire da quella elettorale, i renziani chiedono una bicamerale la cui presidenza andrebbe affidata a un esponente della opposizione.

COVID, MES e VACCINI. Sul tavolo incombono le richieste, prevalentemente da Iv, per maggiori risorse per il settore della Sanità in generale e per la prevenzione del Coronavirus, con particolare riferimento alla campagna vaccinale. Renzi ribadisce la necessità di ricorrere ai fondi del MES; un tema su cui c’è il no di M5S ma anche la contrarietà di Leu.

LA GIUSTIZIA. La riforma Bonafede sulla prescrizione spacca la maggioranza e rimane uno dei temi più controversi. Anche su questo sarà necessario trovare una difficile mediazione.

I MINISTERI. I rumors di Montecitorio riferiscono che Renzi ed i suoi sarebbero entrati a piedi uniti sul tema della squadra di governo, puntando il dito soprattutto su Giustizia, Lavoro e Pubblica Amministrazione, che nel governo Conte Bis erano guidati da ministri del M5S e chiedendo un cambio al Mef. C’è poi il tema dei servizi segreti: Giuseppe Conte la scorsa settimana ha assegnato la delega al suo ex consigliere diplomatico, l’ambasciatore Piero Benassi, ma Italia Viva chiede che a gestire questa delicatissima delega sia chiamato un soggetto più neutro. 
   

Fonte Ansa.it

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