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Dai precari ai fondi per la scuola: ecco cosa c’è nel decreto scuola

ATTESO IN CDM

Atteso sul tavolo del prossimo consiglio dei ministri, il piatto forte resta la selezione straordinaria per i precari di lungo corso

di Claudio Tucci

7 ottobre 2019


Entro il 2019 è prevista la pubblicazione del concorso per oltre 24mila cattedre aperto ai docenti di medie e superiori che hanno almeno tre anni di servizio nelle scuole statali, di cui almeno uno nella classe di concorso per la quale si partecipa (Fotogramma)

2′ di lettura

Il piatto forte del decreto scuola atteso questa settimana sul tavolo del consiglio dei ministri resta la selezione straordinaria per i precari di lungo corso. Entro il 2019 è infatti prevista la pubblicazione del concorso per oltre 24mila cattedre aperto ai docenti di medie e superiori che hanno almeno tre anni di servizio nelle scuole statali, di cui almeno uno nella classe di concorso per la quale si partecipa.

Il concorso straordinario
Il concorso straordinario prevede una prova scritta computer base con quesiti a risposta multipla che viene superata con 7/10. Le graduatorie si basano sul voto della prova scritta e sui titoli, culturali e di servizio. Gli oltre 24mila vincitori entreranno in ruolo a settembre 2020. Scatta poi l’anno di prova che consentirà di acquisire i 24 Cfu con oneri a carico del Miur. A fine anno, basta una lezione simulata e si viene confermati in ruolo. La commissione di valutazione sarà composta da prof della scuola, più un membro esterno. Prevista inoltre la possibilità per chi ottiene 7/10, e non rientra nei 24mila vincitori, di potersi abilitare con la sola prova orale purché si acquisiscano i 24 Cfu e si stia insegnando con supplenza almeno fino al 30 giugno.

PER APPROFONDIRE - Scuola, intesa sul concorso per i precari. Cattedra per 24mila docenti

Concorso ordinario
Contemporaneamente al concorso straordinario la bozza di decreto legge prevede, sempre entro il 2019, l’indizione anche di un concorso ordinario per altrettante 24/25mila cattedre. Qui potranno partecipare anche i laureati con 24 Cfu.

Cambio di regione/provincia
Per tamponare l’emergenza cattedre, spunta una norma che consente a vincitori e idonei dei concorsi 2016 e 2018 e docenti delle Gae di poter scegliere una regione/provincia diversa dove presentare domanda per accedere al ruolo. La stabilizzazione avverrà dopo lo scorrimento delle graduatorie del territorio in questione.

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