di Chiara Scalise e Silvia Gasparetto
Dal piano del 5G ai primi mille volontari del “servizio civile digitale”, fino alla riqualificazione di vecchie opere sparse per la Penisola come lo stadio Franchi di Firenze, per cui è già pronto il bando: a questo serviranno i primi 25 miliardi del Recovery plan in arrivo con il via libera di Bruxelles al piano italiano.
Nel 2021 partiranno più di un terzo delle linee di intervento in programma di qui al 2026, oltre 120 su 323, per una spesa totale di 13,8 miliardi dove la voce più consistente sono gli incentivi di Transizione 4.0 (oltre 1,7 miliardi quest’anno) ma che saranno distribuiti anche per l’avvio di tanti cantieri, come quelli per il rilancio di Cinecittà.
Il via libera al Piano italiano sarà sugellato proprio sul palcoscenico della cittadella cinematografica di Roma. Accompagnato dall’ad di Cinecittà, Nicola Maccanico, il premier Mario Draghi scorterà la presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen in un tour per teatri e set, partendo proprio dal mitico Studio 5 che fu di Fellini. Sono 300 i milioni di euro stanziati con il Recovery e l’obiettivo è raddoppiare gli spazi e renderli più sostenibili e green, rafforzando anche le produzioni virtuali e le attività legate agli effetti speciali, la digitalizzazione dell’enorme patrimonio di foto, scenografie, film, insieme all’investimento sulle professionalità del futuro con scuole dedicate ai tanti mestieri del cinema e persino una enorme piscina per le riprese subacquee.
Tutti i progetti finanziati con i fondi europei saranno costantemente monitorati per garantire il rispetto dei tempi: per erogare le risorse, ogni sei mesi, Bruxelles verificherà infatti il raggiungimenti di “milestones” e “target” indicati dai governi nel piano. Intanto, i primi fondi saranno impiegati in 123 progetti, alcuni attivi già da fine 2020, altri che sono in rampa di lancio come il piano Italia 5G o 1 Gbps e che potranno contare rispettivamente su 2,02 miliardi e 3,86 miliardi, tutti di prestiti. Il pacchetto di misure per il turismo prevede l’avvio per la maggior parte da giugno, e sempre in estate scatteranno le decine di interventi previsti per spingere la transizione digitale, compreso il reclutamento di 10 mila giovani entro il 2025 – il bando per assumere i prime mille è partito a metà maggio – per insegnare l’uso di web, app e dei servizi più moderni della P.a. in particolare ai più anziani, con l’obiettivo di portare dal dal 42% al 70% la percentuale di cittadini tra i 16 e i 74 anni con conoscenze digitali di base.
Oltre alla ‘cura del ferro’ in arrivo con il completamento dell’Alta velocità, in particolare al Sud, per la transizione green si punta a spostare sul traporto pubblico almeno il 10% degli automobilisti e si guarda anche alla creazione di quasi 2mila chilometri di piste ciclabili (urbane e turistiche) con almeno la metà dei 600 milioni previsti da destinare al Sud. La maggior parte degli interventi copre l’intero orizzonte del piano, fino al 2026, ma ci sono anche progetti sprint che si punta a chiudere anche in due anni, come quello sulle Piccole Isole. (ANSA).
Fonte Ansa.it