Il Movimento si prepara a chiedere il via libera di almeno tre provvedimenti sui quali l’accordo nella maggioranza è di là da venire
di Mariolina Sesto
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Si preannuncia come una vera e propria offensiva parlamentare quella che sta preparando il Movimento Cinque Stelle sotto la guida del leader Luigi Di Maio. Dal Ddl sull’acqua pubblica a quello sul conflitto d’interessi passando per le chiusure domenicali dei negozi, il Movimento si prepara a chiedere il via libera di almeno tre provvedimenti sui quali l’accordo nella maggioranza è di là da venire.
Ddl acqua pubblica
«Vorremmo sapere se c’è la volontà di portare avanti la legge sull’acqua pubblica. Abbiamo già la proposta pronta, a gennaio potrebbe essere la prima legge approvata nel 2020». Così Luigi Di Maio che però non ha ottenuto risposta dagli alleati del Pd né tanto meno da Italia Viva. Sono noti i dubbi di queste due forze politiche sul piano che vorrebbe trasferire in mano pubblica tutte le aziende che gestiscono il servizio idrico.
Conflitto d’interessi
Il Movimento Cinque stelle intende inoltre accelerare l’iter della proposta di legge sul conflitto d’interessi. Ad annunciarlo è stato sempre Luigi Di Maio. Sotto il precedente governo erano stae calendarizzate tre proposte. Una è firmata da Anna Macina (M5s) e regola i conflitti delle cariche di governo e dei componenti delle Autorità di garanzia e vigilanza. Un’altra di Emanuele Fiano (Pd) avanza l’ipotesi “blind trust”. E una terza di Francesco Boccia (sempre Pd) punta sul conflitto di interessi digitale, prendendo di mira, pur senza citarla esplicitamente, la piattaforma M5s Rousseau. Non depositata ufficialmente in commissione invece un’altra proposta M5s di Fabiana Dadone, con disposizioni in materia di conflitti di interessi, ineleggibilità e incompatibilità dei parlamentari.
Chiusure domenicali dei negozi
Basta negozi aperti sette giorni su sette. Luigi Di Maio e il Movimento 5 Stelle puntano a un chiaro obiettivo e assicurano di voler tornare a discutere la proposta di legge che prevede la chiusura domenicale dei negozi. Un provvedimento che, dopo l’input iniziale di M5s e Lega, ha subito un netto rallentamento, fino a naufragare e ad essere accantonato negli ultimi mesi. D’altronde sul tema la divergenza tra M5s e Pd, ora forze di maggioranza, resta. Ma per Di Maio sembra potersi appianare, tanto che il capo politico pentastellato annuncia che il prossimo obiettivo è quello di portare avanti questa battaglia all’interno del governo per evitare che i negozi siano aperti «12 ore al giorno e 7 giorni su 7». D’altra parte, stando alle ultime dichiarazioni d’intenti sul tema, il M5S punta a 26 chiusure festive in un anno, mentre i Dem chiedono che non si superino le 8 chiusure. Come si farà a mettere d’accordo le due linee?
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