L’orientamento emrso nel vertice di maggioranza a Palazzo Chigi con Conte
L’orientamento emrso nel vertice di maggioranza a Palazzo Chigi con Conte
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La maggioranza va verso lo stralcio della norma sui condoni edilizi inserita nella bozza del decreto semplificazioni. «C’è questo orientamento», spiegano fonti della maggioranza mentre il vertice di governo e maggioranza a Palazzo Chigi è stato aggiornato alle 12 di mercoledì.
Il vertice di maggioranza convocato dal premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi era cominciato alle 19 di martedì.«È una discussione aperta, ci sono probabilità che arriveremo a un testo innovativo». Lo dice il vice segretario Pd Andrea Orlando al termine della riunione sul dl semplificazioni.
Una riunione allargata anche ai rappresentanti dei gruppi di maggioranza, e non solo ai capi delegazione, che ha sul tavolo il dossier dl semplificazione. Per il governo sono presenti il titolare del Mef Roberto Gualtieri e la ministra per la Pa Fabiana Dadone, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. A rappresentare gli alleati di governo, oltre ai capi delegazione Alfonso Bonafede, Dario Franceschini, Roberto Speranza e Teresa Bellanova sono stati visti arrivare a Palazzo Chigi il vice segretario del Pd Andrea Orlando, la responsabile Innovazione Dem Marianna Madia, il capogruppo al Senato di Iv Davide Faraone, la capogruppo del Misto Loredana De Petris.
La norma per le assunzioni nella Pa
Stralciata dal dl semplificazioni anche una norma che riguardava – snellendo le procedure – le assunzioni nella Pubblica Amministrazione. È quanto si apprende da fonti di maggioanza mentre e’ ancora in corso il vertice di maggioranza sul decreto a Palazzo Chigi. Le stesse fonti sottolineano come la norme stralciate riguardavano, in particolare, il Mibact e gli incarichi dirigenziali a termine a chiamata diretta, disciplinati dall’art. 6 della bozza del provvedimento.
Speranza: dal Mes risorse essenziali
Speranza, durante la trasmissione di Rai3 Carta bianca è intervenuto sul Mes, uno degli argomenti spinosi all’interno della coalizione di governo. «Se non ora quando», ha detto il ministro della Salute facendo riferimento alla opportunità di fare ricorso al Mes per investimenti sulla sanità. «L’ultima parola spetterà al Parlamento – ha detto – ma penso che queste risorse siano essenziali. Si deve trovare una sintesi. Più risorse ci sono e meglio è – ha concluso – e penso che queste risorse siano essenziali. La via d’uscita è un grande piano per il servizio sanitario nazionale».
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