De Petris: sia un governo di svolta
Per Liberi e uguali ieri erano presenti Federico Fornaro e Loredana De Petris. La senatrice di Leu e capogruppo del gruppo Misto al Senato ha detto che è iniziato «un confronto programmatico» con Conte e che «le priorità sono soprattutto che ci sia discontinuità e che sia un governo di svolta». De Petris ha elencato alcune questioni, come la lotta ai cambiamenti climatici, le politiche sociali, la sanità, il lavoro, soffermandosi in particolare sulle politiche dell’immigrazione, per cui ha invocato «discontinuità».
Lorenzin: il governo sia saldamente ancorato al perimetro Ue
Altra donna a esporre la sua posizione dinanzi al microfono della sala dei Busti è stata la deputata Beatrice Lorenzin, ex ministra e leader di Civica popolare, che ha annunciato il suo sì al nuovo governo Conte-bis. «Il governo – ha chiesto Lorenzin – sia saldamente ancorato al perimetro Ue e in Europa faccia valere la necessità di una nuova Europa capace di fronteggiare le grandi sfide che abbiamo di fronte. Serve attenzione al lavoro, alla famiglia che ha bisogno di essere sostenuta dal punto di vista economico e sociale, della scuola e dell’abbassamento della pressione fiscale, al welfare, alla sanità, al lavoro e alle piccole imprese. Temiamo che questo governo non tenga conto sufficientemente delle esigenze dei moderati italiani. Speriamo che riesca a fare sintesi di tanti punti di vista diversi per il bene della società e togliere dal dibattito questa ansia del futuro». I gruppi misti di Camera e Senato si sono presentati ieri separati alle consultazioni. Per il Movimento associativo italiani all’estero erano presenti Mario Alejandro Borghese e Ricardo Antonio Merlo. Per Più Europa/Centro democratico c’erano Benedetto Della Vedova, Alessandro Fusacchia, Bruno Tabacci e Riccardo Magi. Per Noi con l’Italia Alessandro Colucci. Per Sogno Italia (10 volte meglio) c’era Catello Vitiello.
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Unterberger: ci siano più donne nella squadra di governo
Ieri Per le autonomie ha schierato Manfred Schullian, Albert Lanièce, Dieter Steger, Philip Achammer e, unica donna, Julia Unterberger. La senatrice Unterberger, come aveva già fatto dinanzi al capo dello Stato Sergio Mattarella, ha chiesto che «nel futuro governo ci sia una significativa rappresentanza di donne. Spero, siccome girano solo nomi di possibili ministri maschi, che alla fine questo aspetto caratterizzi il nuovo governo».
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