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Di Maio, il testo della la lettera agli ambasciatori: «Leali a Ue e Nato ma dialoghiamo con tutti»

6 settembre 2019


Luigi Di Maio nel suo ufficio alla Farnesina (Ansa)

3′ di lettura

Il piano della scrivania è tirato a lucido ma i dossier nei cassetti sono tanti, complicati e tutti da studiare. Luigi Di Maio lo sa e si mette subito al lavoro con una messaggio di saluto alla diplomazia italiana, non prima di essersi seduto a favore di telecamera nello studio al piano nobile della Farnesina. Le immagini del suo primo giorno da ministro degli Esteri rimbalzano subito sui social, ma i contenuti sono nella lettera d’intenti con la quale elenca le sue priorità agli ambasciatori, rivendicando la lealtà europea e atlantica ma anche la libertà di dialogare con tutti. Ecco il testo

«Assumo con grande entusiasmo e profondo senso di responsabilità l’incarico di Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Rivolgo un caloroso saluto a tutte le donne e gli uomini della Farnesina, in particolare i più giovani, presso l’Amministrazione centrale, nelle Rappresentanze Diplomatiche e negli Uffici consolari, negli Istituti di Cultura, presso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Già come Vicepresidente della Camera, Ministro dello Sviluppo Economico e Vicepresidente del Consiglio ho avuto occasione di relazionarmi in varie occasioni con il nostro corpo diplomatico. Proprio in quelle circostanze, ho saputo apprezzare qualità e competenze della diplomazia italiana non solo nel processo di mantenimento e rafforzamento delle nostre relazioni internazionali, ma anche nella promozione del Made in Italy nel mondo e dell’internazionalizzazione del sistema economico italiano.

Come Governo siamo consapevoli della delicatezza degli impegni che ci attendono e delle aspettative delle italiane e degli italiani. Ogni sfida che ci troveremo davanti sarà affrontata a viso aperto. La politica estera, che sarà una componente essenziale dell’azione di questo Governo, avrà come obiettivo prioritario l’interesse nazionale in Europa e nel mondo, nel rispetto reciproco nei confronti dei nostri partner e con l’autorevolezza che spetta ad un grande Paese come l’Italia e alla sua riconosciuta e apprezzata tradizione di equilibrio e apertura al dialogo con gli altri. La politica estera è uno strumento insostituibile nell’attuale contesto globale, sempre più complesso, mutevole e competitivo, in cui le azioni della diplomazia contribuiscono a rispondere a interrogativi concreti e hanno ripercussioni immediate sul benessere quotidiano dei cittadini.
Per questo, intendiamo affrontare le trasformazioni in corso a livello globale mantenendo un dialogo franco e aperto con i nostri partner, senza ovviamente rinunciare ai comuni valori europei e atlantici che caratterizzano la storia del nostro Paese.

Attenzione prioritaria sarà dedicata alle sfide e alle urgenze più immediate, come il Mediterraneo allargato, l’Africa e la questione migratoria, sulla quale intendiamo lavorare per una maggiore responsabilizzazione dell’Europa e un superamento del regolamento di Dublino. L’Africa, in particolare, non può essere più vista solo come motivo di preoccupazione, bensì come opportunità per individuare nuovi partner strategici attraverso i quali incrementare lo sviluppo e la crescita del nostro Paese.

 

 

 

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