Il governo rinvia al Parlamento la responsabilità di decidere eventuali deroghe ai divieti di spostamento durante le feste di fine anno. I limiti, spiega il premier Conte da Bruxelles, possono “creare un problema oggettivo. Chi vive in una grande città e ha i congiunti prossimi ha la possibilità di muoversi. Chi è in paesini più piccoli, può avere qualche difficoltà. Se il Parlamento, assumendosene tutta la responsabilità, vuole introdurre eccezioni sui Comuni più piccoli, in un raggio chilometrico contenuto, torneremo su questo punto. Il Parlamento è sovrano. Ma grande cautela in qualsiasi eccezione’.
“Aspetto che il governo faccia prevalere il buon senso sugli spostamenti natalizi, nelle modalità che verranno ritenute più opportune”. Così il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci torna sul Dl Natale e sui cambiamenti ipotizzati dal Governo. “Io ribadisco che sono assolutamente a favore del rigore scelto negli ultimi provvedimenti- sottolinea- ma non capisco il senso delle obiezioni che mi vengono rivolte. Se un cittadino romano, a Natale, va da un quartiere all’altro, non mette a repentaglio la salute pubblica. Se invece lo fa un altro cittadino, passando da un Paese ad un altro limitrofo e coprendo sicuramente meno chilometri, diventa un pericolo per la salute pubblica?”.
Il fatto che il Governo stia valutando dei limiti provinciali per gli spostamenti “non è una vittoria di Salvini, penso sia una vittoria di buonsenso: noi abbiamo detto a Conte limita gli spostamenti all’interno della stessa provincia o al massimo un limite numerico. Se tutta l’Europa non mette limiti fra comuni, non voglio che gli italiani siano separati in casa tra famiglie”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Telelombardia. “La salute viene prima di tutto, nessuno pensa ai veglioni di Capodanno però io ho parlato anche con tanti medici: non c’è nessuna motivazione scientifica a chiudere la gente in casa come per comune. Mettiamo semmai dei limiti numerici”, ha proposto Salvini.
“Per Conte il Parlamento è sovrano solo quando serve a levare le castagne dal fuoco al governo, in tutti gli altri casi si può tranquillamente procedere a colpi di decreti e di voti di fiducia”. Così la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria commentando le dichiarazioni del premier Conte nel corso della conferenza stampa a Bruxelles. “Il centrodestra – prosegue – non ha mai avuto paura di assumersi la responsabilità di compiere delle scelte nell’interesse dell’Italia. Evidentemente non si può dire altrettanto del premier che, con il suo scaricabarile, conferma di avere come sole priorità la tutela delle poltrone e della propria immagine”, conclude.
“Aprire i ristoranti degli hotel la sera del 31 dicembre. Al Governo, che ha aperto alle modifiche del decreto Natale accogliendo le nostre richieste di cancellare il divieto di spostamento tra i Comuni nei giorni delle festività, chiediamo di valutare l’opportunità di inserire una deroga per i ristoranti delle strutture ricettive, prevedendo un’apertura anche dopo le 18,nel rispetto di tutte le disposizioni di sicurezza previste”. A chiederlo è il senatore UDC Antonio De Poli che si fa portavoce, in Parlamento, di una richiesta lanciata dal sindaco di Abano Terme, Federico Barbierato, a favore degli hotel termali.
“Non dico che bisogna dare il via libera a tutti, sarei un irresponsabile, dico solo che alcuni casi di ricongiungimento familiare, di familiari stretti per non lasciare un parente solo o bisognoso” è “un tema di buonsenso” sul quale ragionare. Così il presidente della Conferenza della Regioni e della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che, ospite di Radio Capital, ha commentato l’ipotesi degli spostamenti tra Comuni i giorni delle feste.
Per la linea dura il governatore della Campania De Luca: “In queste due settimane ci giochiamo il futuro del nostro Paese”, ha aggiunto – dobbiamo avere la forza di resistere oggi a tutte le demagogie, dobbiamo avere il coraggio di dire che quest’anno Natale e Capodanno non esistono altrimenti andiamo al disastro“.
Fonte Ansa.it