Dalle librerie alla silvicoltura, passando per l’abbigliamento per bambino: il Decreto che allunga al 3 maggio le misure anti-coronavirus allenta il lockdown
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Il tanto atteso Dpcm 10 aprile che allunga le misure di contenimento dell’epidemia di coronavirus al 3 maggio allenta le magliedel lockdown consentendo la riapertura, a partire dal 14 aprile, di alcune attività non considerabili di prima necessità. Il premier Giuseppe Conte, parlando in conferenza stampa, ha fatto riferimento alla silvicoltura, sottolineando l’importanza dell’approvvigionamento di legna combustibile, attività che non può fermarsi oltre.
L’elenco negli allegati
L’elenco completo delle riaperture, tuttavia, si coglie soltanto negli allegati del Dpcm. Oltre alle cartolerie (la cui chiusura, nelle scorse settimane, aveva alimentato una sorta di particolarissimo dibattito, trovandosi a vendere prodotti indispensabili alle famiglie con figli che, pur rimanendo a casa, devono continuare a svolgere attività didattiche a distanza), riaprono i battenti anche le librerie e le rivendite di abbigliamento per bambini e neonati.
Torna l’assemblaggio di computer
C’è la ripresa della produzione di fertilizzanti e prodotti chimici per l’agricoltura e quella di utensileria manuale, c’è l’industria di legno e sughero (esclusi i mobili) ma ci sono anche gli articoli in paglia e i materiali da intreccio, mentre assieme alla costruzione di Pc e periferiche si potranno ricominciare a produrre anche componenti e schede elettroniche. Ripartiranno anche le attività di riparazione e manutenzione di aerei e treni, oltre alla cura e manutenzione del paesaggio.
Call center «solo in entrata»
Via libera anche alle opere idrauliche. Con la riapertura delle cartoleria riparte anche il commercio all’ingrosso, compreso quello di carta e cartone. Autorizzate anche le attività degli organismi internazionali, come l’Onu e le sue agenzie. Per i call center si precisa invece che le attività sono consentite solo «in entrata», per le risposte alle chiamate degli utenti per informazioni o per trattare con i clienti per assistenza o reclami.
Le misure igieniche
Il Dpcm introduce poi una serie di misure per ridurre le possibilità di contagio durante la spesa. Dai guanti monouso al gel per disinfettare le mani disponibili accanto alle casse, anche vicino ai sistemi di pagamento, fino alle mascherine per i lavoratori. E orari più lunghi per evitare code (e quindi rischio assembramenti). Tra le indicazioni anche pulizie almeno due volte al giorno. E poi ingresso uno alla volta nei piccoli negozi e dove possibile, percorsi diversi per entrate e uscite.
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